(ASI) L'agenda digitale, scadeva il 1° ottobre scorso il termine per la comunicazione all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) delle proprie basi dati e relativi applicativi.

La legge obbliga, infatti, tutte le pubbliche amministrazioni e società partecipate dalle pubbliche amministrazioni a comunicare all'Agenzia per l'Italia digitale l'elenco delle basi di dati in loro gestione e degli applicativi che le utilizzano. La trasmissione tempestiva e puntuale dell’elenco delle basi dati è considerata dall’AgID un adempimento cruciale per l’intero processo di digitalizzazione della PA italiana. Si tratta di informazioni che non servono solo per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, ma sono necessarie alla realizzazione di un catalogo nazionale che consenta alle pubbliche amministrazioni di comunicare tra loro attraverso la messa a disposizione a titolo gratuito degli accessi alle proprie basi di dati mediante la cooperazione applicativa.

La comunicazione dell’elenco delle basi dati rappresenta quindi uno snodo di centrale importanza per l’attuazione di numerose disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale e dell’Agenda Digitale Italiana.

Il Comune di Perugia non è solo, sono tanti gli enti e i comuni umbri che non hanno rispettato la scadenza. Tra i nomi eccellenti figurano l’Azienda di promozione turistica, l’Agenzia per il diritto allo studio universitario, l’ARPA, l’Agenzia Umbria Ricerche (AUR), l’Assemblea legislativa regionale, le due Aziende ospedaliere di Perugia e Terni, l’AUSL Umbria 1, 2 e 4, l’ACI, l’ATI 4, Unioncamere e tanti comuni, istituti scolastici e ordini professionali.

E pensare che la digitalizzazione permetterebbe di risparmiare costi ed incrementare la produttività del lavoro.

MoVimento 5 Stelle Perugia

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