(ASI) Milano, 18 ottobre - Circa duemila tra militanti e simpatizzanti di CasaPound provenienti da tutta Italia hanno sfilato oggi a Milano insieme alla Lega per dire 'stop all'invasione' di immigrati e 'prima gli italiani'.

 

Proprio 'Casa, lavoro, scuola, stato sociale: prima gli italiani' lo striscione d'apertura del lungo spezzone di corteo delle tartarughe frecciate, che hanno portato in piazza anche tante regioni del centro e sud Italia, tra vessilli del movimento e un mare di bandiere con il simbolo dell'Unione europea sbarrato. La questione immigrazione ma non solo al centro degli slogan intonati dai manifestanti. Tra gli altri "per ogni immigrato sottopagato c'è un italiano disoccupato", "difendiamo la nazione non vogliamo immigrazione", "Il centro d'accoglienza non lo voglio", "scudo e spada dell'Italia siamo noi", "Autarchia socializzazione CasaPound Italia per la rivoluzione"

Siamo qua per dire che gli italiani vengono prima degli stranieri - ha sottolineato il vicepresidente CasaPound Italia Simone Di Stefano - nel lavoro, nell'assistenza sociale, nella casa, nelle scuole per i nostri figli, nell'economia. Non possiamo tollerare che lo Stato elargisca soldi, vitto e alloggio a chiunque varchi i nostri confini. Vogliamo dirlo con chiarezza: la nostra Nazione non ha più posto per nessuno, clandestino o regolare che sia. Le frontiere vanno chiuse e i confini difesi: dall'invasione dei clandestini ma anche dall'aggressione delle multinazionali e delle grandi potenze economiche. Siamo in piazza per esigere che siano bloccati i flussi migratori ma anche la colonizzazione del nostro sistema produttivo da parte degli stranieri, l'acciaio all'India, l'agroalimentare e il lusso alla Francia, la rete elettrica e del gas alla Cina, nella totale indifferenza del governo. Da questa piazza di oggi, dai duemila militanti di CasaPound venuti a Milano, dalle altre migliaia di persone che hanno sfilato per dire 'stop invasione' parte la riscossa della Nazione".

 

 

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