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(ASI) La campagna elettorale non è ancora iniziata ma le promesse della corrente amministrazione PD sono ben chiare; e non sono rivolte alla maggioranza dei cittadini che si preoccupano della sicurezza, della precarietà economica, della mobilità, dell'ambiente e del centro storico. Su questi aspetti l'amministrazione ha  finto di volersi occupare occasionalmente, seguendo il malcontento popolare e pensando di risolvere problemi profondi, così come si tappa una buca per strada. Ma ora le buche, sociali si intende, sono in eccesso e tentare frettolosamente di tapparle tutte dovrebbe portare almeno un minimo senso di colpa nell'animo di chi ci amministra.

Ma in fin dei conti quanto interessa se le rapine, i morti di overdose, i tentativi di stupro e il degrado si accumulano in questo tragico inizio d'anno? A considerare le proposte messe in cantiere dal comune di Perugia, verrebbe da rispondere che gli interessi sono da tutt'altra parte, e corrispondono con la vera sacca elettorale che governa le politiche urbane e consolida il consenso dell' attuale amministrazione, ovvero la grande macchina dell'edilizia e delle infrastrutture faraoniche.

In queste settimane sono state lanciate le notizie dell'avviamento progettuale della nuova tratta del minimetrò e dei nuovi palazzi comunali che dovrebbero sorgere in piazza del Bacio alla stazione, il che significa  cantieri, movimentazione terra e cemento. A cosa serva l'opera poi, poco importa; se  si rischia il danno ambientale e strutturale scavando gallerie sotto l'acropoli e nel parco Santa Margherita, o se si rischia la frana a Fontivegge (il progetto di Aldo Rossi non è mai stato terminato perchè tutta la zona è a perenne rischio di smottamento), importa ancor meno. Se poi la cittadinanza si deve ancora indebitare per pagare i 739.000 euro  mensili di perdite del Minimetrò e quasi un milione d'euro di affitti pagati dal Comune, inclusi quelli per i suoi uffici: di questo meglio non parlare.

L'importante è dare un'ultima iniezione al mercato esausto dell'edilizia e delle grandi opere, grandi tanto quanto il danno economico e ambientale che porteranno.

Le scelte prese  andranno quindi ad alimentare la bolla speculativa dell'edilizia, esplosa ormai da qualche anno, senza accorgersi che la nostra città non cresce e ogni nuova opera, urbana, commerciale e residenziale, si lascia dietro dei mostri di cemento incompiuti o svuotati.

Il MoVimento 5 Stelle Perugia raccoglie il malcontento dei cittadini e assieme a loro dice basta! Basta spendere milioni senza coinvolgere la cittadinanza; basta alimentare, senza criteri, l'economia legata al cemento che ha degradato e disgregato la nostra città. Le parole d'ordine del MoVimento 5 Stelle di Perugia sono condivisione, riqualificazione e recupero.

Meetup 53 MoVimento 5 Stelle Perugia

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