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(ASI) L'Istituto nazionale di statistica rende noto che nel mese di settembre 2011 l'indice destagionalizzato del clima di fiducia scende sia nelle imprese dei servizi, sia in quelle del commercio al dettaglio.

In particolare, l'indice segna una diminuzione rilevante (da 93,9 a 82,5) per le prime e più contenuta (da 97,1 a 94,6) per le seconde. Nei servizi peggiorano nettamente le attese sull'andamento dell'economia italiana e, in misura meno marcata, i giudizi e le attese sugli ordini.

Peggiorano anche i giudizi sull'occupazione e sull'andamento degli affari e si deteriorano le attese sul mercato del lavoro; si riduce il saldo delle attese sulla dinamica dei prezzi di vendita.

Nel commercio l'indicatore sale lievemente nella grande distribuzione (da 92,6 a 93,1), ma scende fortemente in quella tradizionale (da 104,1 a 97,8).

Peggiorano sia i giudizi, sia le attese sulle vendite e sale il saldo relativo alle scorte di magazzino.

Sempre secondo l'Istat, l'indice destagionalizzato del clima di fiducia del settore manifatturiero nel mese di settembre registra un sensibile calo, scendendo a 94,5 da 98,6 del mese di agosto.

I giudizi sugli ordini e le attese di produzione peggiorano marcatamente, mentre il saldo delle risposte sul livello delle scorte di magazzino segna una lieve diminuzione.

L'indice scende in tutti e tre i principali raggruppamenti di industrie passando da 96,9 a 90,2 nei beni strumentali, da 99,3 a 95,5 nei beni di consumo e da 99,3 a 97,1 nei beni intermedi.

Sulla base delle consuete domande trimestrali sull'attività delle imprese esportatrici, nel terzo trimestre rimangono stabili i giudizi sul fatturato delle esportazioni, ma peggiorano le aspettative. Aumenta la quota di quanti segnalano la presenza di ostacoli all'esportazione e diminuisce quella di coloro i quali giudicano i prezzi all'export superiori a quelli praticati sul mercato interno.

Nel mese di agosto 2011, l'indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese di costruzione sale a 77 da 75,9 di luglio.

I giudizi sugli ordini e/o sui piani di costruzione rimangono invariati e le attese sull'occupazione migliorano.

L'indice scende da 66,5 a 66,1 nella costruzione di edifici, mentre sale da 77,2 a 91 nell'ingegneria civile e da 87,5 a 91,4 nei lavori di costruzione specializzati.

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