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(ASI) Giungono previsioni di scenari economici che sarebbero considerate disfattismo puro da parte dei sacerdoti dell'ottimismo, se non fosse che a dichiararle sia una delle massime eccellenze in materia, ossia il noto economista americano Nouriel Roubini, colui che aveva previsto con largo anticipo la crisi del 2008.

 

L'economia mondiale è attesa da una "tempesta ideale" il cui effetto si potrà avvertire in misura totale già tra due anni. A convenire con le previsioni dell'economista americano anche il Ministro delle finanze della Russia Alexei Kudrin al Forum Economico di San Pietroburgo. Gli elementi che spingono gli esperti a simili considerazioni sono i debiti della zona Euro, l’instabilità politica in Medio Oriente, il rallentamento della crescita economica in Cina, la stagnazione in Giappone e il debito statale degli USA.

A proposito di crisi, ieri in Lussemburgo è avvenuta una manifestazione di protesta da parte della Confederazione Sindacale Europea contro l’ingiusta distribuzione degli oneri della crisi. Il loro rappresentante Fernando Tosho ha dichiarato: "Sta avvenendo l’ingerenza in sfere come la retribuzione del lavoro, negoziati collettivi, pensioni, che, a nostro parere, sono prerogative dei governi nazionali e della politica sociale di ogni singolo paese. Di conseguenza stanno peggiorando le condizioni dei lavoratori".

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