(ASI) "In un'ottica di riduzione dei rischi, è necessario puntare maggiormente l'attenzione anche sui titoli illiquidi di livello 2 e livello 3 detenuti dalle grandi banche d'affari francesi e tedesche, almeno con la stessa enfasi riservata al problema degli NPL.

Il problema degli NPL va certamente gestito, ma la riduzione dei rischi legati ai crediti deteriorati va portata avanti con maggiore sensibilità e meno pressioni, per evitare speculazioni", così l'europarlamentare Marco Valli (M5S) nel corso del dialogo monetario con Mario Draghi al Parlamento europeo. 

"Sono assolutamente d’accordo" ha risposto Draghi, dichiarando che serve una "ulteriore riduzione sui titoli tossici nei portafogli di alcune grandi banche".

"Apprezzo che la BCE riconosca la rischiosità sistemica di questi titoli, distanziandosi dalle recenti dichiarazioni di Danièle Nouy che, in risposta alle mie domande nel corso di una recente audizione dello scorso 19 giugno, aveva invece negato espressamente la qualificazione di questi prodotti come titoli tossici, sottolineandone addirittura l'utilità economica per le imprese", conclude l’eurodeputato M5S.

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