Geoffry Hinton, il Padrino dell’AI lascia Google “per poter parlare dei pericoli dell'intelligenza artificiale”.

(ASI) Geoffrey Hinton, uno dei pionieri del deep learning e delle reti neurali convoluzionali, ha lasciato il suo lavoro a Google per poter parlare liberamente dei pericoli dell'intelligenza artificiale.

Considerato da molti il "padrino dell'Intelligenza artificiale", si è licenziato dopo 10 anni di lavoro a Mountain View. Hinton è stato uno dei primi a sviluppare i concetti alla base dell'apprendimento profondo (deep learning), introducendo anche la rete neurale convoluzionale (CNN), uno dei modelli più comuni usati oggi.

In una lunga intervista al New York Times, Hinton ha confessato le sue preoccupazioni inerenti al mondo dell’intelligenza artificiale e ha deciso così di abbandonare il suo posto di lavoro da Google per poter parlare liberamente e senza vincoli: “Me ne sono andato per poter parlare dei pericoli dell'intelligenza artificiale”.

Hinton era entrato in Google nel 2013, assunto subito dopo aver venduto, nel 2012, la sua neo-società che consisteva in una rete neurale che imparava da sola a identificare oggetti comuni come cani, gatti, fiori e così via dopo aver analizzato migliaia di foto: nello specifico, un modello di classificazione di immagini col nome di AlexNet, che ha permesso un notevole avanzamento nella classificazione delle immagini.

Geoffry Hinton ha continuato in questa strada del deep learning distinguendosi in tutto il mondo per la sua  e bravura e competenza, come nel 2018 quando vinse il premio Turing per i suoi contributi all'intelligenza artificiale.

Dopo un decennio di lavoro part-time presso Google, recentemente Hinton ha iniziato a esternare le sue preoccupazioni per tecnologia e le sue possibili applicazioni future: "Mi consolo con la solita scusa: se non l'avessi fatto io, l'avrebbe fatto qualcun altro", ha detto Hinton al New York Times.

Già precedentemente lo scienziato britannico aveva dichiarato che il chatbot GPT potrebbe superare il livello di informazioni di un cervello umano prima di quanto si pensi: "In questo momento, quello che stiamo vedendo è che cose come GPT-4 oscurano una persona nella quantità di conoscenza generale che ha e la oscura di gran lunga. In termini di ragionamento, non è così buono, ma fa già un semplice ragionamento. E dato il ritmo dei progressi, ci aspettiamo che le cose migliorino abbastanza velocemente. Quindi dobbiamo preoccuparcene", ha spiegato alla Bbc.

Il contributo di Geoffry Hinton alla tecnologia dell'AI è stato fondamentale e ha permesso notevoli avanzamenti. Oggi, la sua è la seconda voce autorevole in un mese che ipotizza che le IA potrebbe scappare di mano al genere umano e che è necessario monitorarla con attenzione.

Le sue preoccupazioni riguardo al futuro dell'intelligenza artificiale sono state espresse in diverse occasioni, dimostrando la sua grande consapevolezza della questione. Grazie alla scelta di licenziarsi, la sua decisione di parlare apertamente di questi temi potrebbe aiutare a guidare il dibattito sull'AI verso un futuro più sicuro e responsabile.

Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia

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