(ASI) Salutato da lusinghieri consensi di pubblico e di critica, Lunedì 13 Agosto si è tenuto ad Orvieto, nella Sala dei Quattrocento, lo Spettacolo “Storie degli ultimi giorni”. Ideato e condotto da UmbriaEnsemble, lo spettacolo è degno di ben più d’una nota di apprezzamento, per tante e diverse ragioni:
---Per la sapiente combinazione delle diverse discipline artistiche che con felice e disinvolta naturalezza dialogano nei cinquanta minuti di durata della –seppure astratta – narrazione: Musica, Danza, Recitazione, Elaborazione grafica delle immagini, anche grazie alla tecnologia digitale, sembrano superare i confini linguistici di ciascuna Arte per disegnare una trama narrativa nuova e fortemente unitaria;
---Per il lungimirante investimento nell’esplorare nuovi indirizzi artistici, la commissione di un’opera prima, l’utilizzo delle tecniche digitali che creano un forte impatto emotivo a contatto con la pittura rinascimentale di Luca Signorelli;
---Per la positiva e costruttiva collaborazione tra Enti locali: finanziato dalla Regione Umbria, lo spettacolo è stato ospitato ad Orvieto grazie al ruolo decisivo svolto dal Museo dell’Opera del Duomo e dalla sensibilità e disponibilità del Comune di Orvieto.
Lo spettacolo, che aveva già debuttato a Parigi e Londra ed era stato registrato in DVD, allegato al catalogo della Mostra dedicata a Luca Signorelli “de ingegno et spirto pelegrino”, ha segnato effettivamente una punta di diamante della Mostra umbra. Merita riportare l’opinione di chi ha parlato di “opera fortemente coinvolgente, intensa ed espressiva su più piani comunicativi”; “Musica e danza bellissime, intense,magnetiche, tali da accendere di una nuova luce le “Storie” dipinte da Signorelli cinque secoli fa”; “Esecuzione ed interpretazione perfette! Bravi tutti gli Artisti, geniale la formula”; “Finito lo spettacolo, si vorrebbe vederlo, nuovamente, tutto dall’inizio!”
Prossimi ormai alla chiusura della Mostra, prevista per la fine del mese di Agosto, resta il rammarico per non aver avuto l’opportunità di veder sufficientemente replicato lo spettacolo nei luoghi signorelliani. Almeno in quelli dell’Umbria.
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