Nell'originale coreografia di Fredy Franzutti a causare l’incantesimo è il morso della tarantola salentina
(ASI) Il balletto “La bella addormentata approda per la prima volta al Teatro Antico di Taormina nell’ambito del Bellini Festival, intitolato al grande musicista siciliano.
La manifestazione, fondata e diretta fin dal 2009 da Enrico Castiglione, continua ad offrire a residenti e turisti un’autentica parata di stelle della musica e anche della danza, con tre serate dedicate al balletto classico e moderno. Il primo appuntamento è per il 7 agosto appunto con La bella addormentata, che verrà presentato sulle note di Piotr Il'ic Caikovskij dal Balletto del Sud con le coreografie di Fredy Franzutti, autore di un'originale rilettura che punta alla viva caratterizzazione dei personaggi. Prima ancora di Charles Perrault, l'italiano Giambattista Basile (nella raccolta "Lo cunto de li cunti", Napoli 1634-1636) narra di una principessa addormentata per un incantesimo nel meridione dell'Italia. Da qui l’idea di Franzutti di riportare nella sua Puglia le disavventure della bella Aurora. La scelta ha permesso al coreografo salentino la sostituzione della puntura del consueto fuso con il morso della tarantola. La mediterraneità è dunque la cifra dell’allestimento. Nei ruoli principali danzano Elena Marzano e Carlos Montalvan, che ritroveremo anche in Carmen, in scena al Teatro Antico il 10 agosto, altra riuscitissima produzione del Balletto del Sud. Nel racconto di Mérimée come nell’opera lirica di Bizet, Carmen è ambientata in una Spagna descritta da autori francesi che ne colorano la componente esotica, aumentando il fascino della tradizione popolare iberica. Alle musiche di Bizet si affiancano quelle di altri compositori (Albeniz, Chabrier e Massenet) che guardano nella stessa maniera la Spagna dalla raffinatissima Parigi. Franzutti adotta perciò un tessuto musicale composito, per favorire una costante tensione narrativa che fonde la matrice accademica con spunti di felice modernità. Imperdibile, il 14 agosto il gala di stelle del New York City Ballet, la leggendaria compagnia fondata e diretta da George Balanchine, poi affiancato da Jerome Robbins, altro gigante della coreografia del Novecento.
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