Sant’Antonio da Padova

(ASI) «Uno dei santi più amati della Chiesa, Sant’Antonio: pochi sanno che è portoghese, e non italiano», Figura amatissima e universale, Sant’Antonio da Padova rappresenta uno dei santi più venerati nella storia della Chiesa cattolica.

Con la sua Basilica nel cuore di Padova, ogni anno accoglie milioni di fedeli provenienti da tutto il mondo, attratti dalla sua straordinaria testimonianza di fede, umiltà e carità. Eppure, pochi sanno che Antonio, conosciuto da tutti come “il Santo di Padova”, era in realtà portoghese di nascita.

Nato a Lisbona nel 1195 con il nome di Fernando Martins de Bulhões, proveniva da una famiglia nobile e colta. Fin da giovane intraprese un cammino religioso profondo, entrando tra i Canonici Regolari di Sant’Agostino a Coimbra, importante centro spirituale e intellettuale del Portogallo. La sua vita cambiò radicalmente nel 1220, quando conobbe la storia dei cinque frati francescani martirizzati in Marocco: da quel momento decise di abbracciare la povertà evangelica, entrando nell’Ordine dei Frati Minori e assumendo il nome di Antonio.

Dopo un tentativo missionario in Africa, la malattia lo riportò in Italia, dove visse esperienze decisive tra Assisi e Spoleto, luoghi che segnarono profondamente la sua vocazione. Partecipò al celebre Capitolo delle Stuoie del 1221, dove ebbe modo di incontrare San Francesco d’Assisi in persona. Da quel momento, iniziò per lui un’intensa attività di predicazione e insegnamento, che lo rese celebre per la sua eloquenza e sapienza teologica.

Dopo una vita breve ma intensissima, morì il 13 giugno 1231, a soli 36 anni, presso l’eremo di Arcella, alle porte di Padova. La fama della sua santità era tale che Papa Gregorio IX lo proclamò santo appena un anno dopo la morte, il 30 maggio 1232, nel Duomo di Spoleto. Si trattò di una delle canonizzazioni più rapide della storia, a conferma del profondo affetto e della devozione popolare che già lo circondavano.

Oggi, la Basilica di Sant’Antonio, costruita in suo onore nel cuore di Padova, è uno dei luoghi di culto più visitati al mondo. Migliaia di pellegrini arrivano ogni giorno per pregare davanti alla sua tomba, chiedere grazie o ringraziare per i miracoli ricevuti.
Sant’Antonio continua ad essere il “Santo del Popolo”, simbolo di speranza, fede e fratellanza, capace di unire ancora oggi culture e generazioni diverse in un messaggio universale di amore cristiano.

Salvo Nugnes

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere