Perugia, Dance Gallery presenta 'Corpi uscenti 2012', rassegna di danza d'autore italiana

(ASI) La città di Perugia si prepara ad una tre giorni di danza e spettacolo, nelle giornate del 24-25 e 26 agosto. Il complesso di sant'Anna sarà teatro di una rassegna artistica, intitolata “Corpi uscenti”, che vedrà protagonisti la danza d'autore italiana e le giovani eccellenze del territorio umbro.

L'evento è stato organizzato da Dance Gallery (Centro Civico Danza Perugia) con il sostegno del Comune di Perugia, del TSU (Teatro Stabile dell'Umbria), della Regione e con la collaborazione di N.U.DA Contemporanea (network umbro danza contemporanea).

Dance Gallery è attivo da ben 18 anni come importante centro culturale della città, dedicato alle arti performative. Il titolo scelto per la rassegna “Corpi uscenti” (inserita nella programmazione di 'Fare Night' – Perugia, estate 2012) è stato riadattato come auspicio di nuova vita dopo che, nel 1996, l'associazione Dance Gallery lo aveva adottato in occasione di una rassegna napoletana di danza, che può vantare il merito di aver sfornato, in poco più di dieci anni, un buon numero di talenti.

Per la giornata inaugurale è previsto l'evento FAT (Festa Altre Traiettorie), ideato da N.U.DA Contemporanea; sabato 25 sarà la volta della Compagnia Torinese C.ie Zerogrammi che andrà in scena con lo spettacolo INRI, mentre domenica 26, per la giornata conclusiva, la Compagnia Simona Bucci presenterà “Indissolubile Eco”.

Comunicare attraverso il linguaggio del corpo per favorire la riscoperta dell'Arte nelle sue varie sfaccettature. Far partire un messaggio che possa arrivare ovunque, attribuendo un valore universale alla danza e consentendo una varietà di interpretazioni attraverso il coinvolgimento della sfera emotiva. Questo il 'vero spettacolo' al quale ci si prepariamo ad assistere!

Una festa della danza che vede l’incontro degli artisti che fanno parte del Network N.U.DAContemporanea con le realtà artistiche emergenti presenti in Umbria: Simona Mariucci e Michele Ragni del Collettivo MAVArt e la danzatrice Velentina Parmiggiani.

Le performances e le videoinstallazioni che si alterneranno durante la serata sono creazioni delle Compagnie e Associazioni che compongono N.U.DAContemporanea: Alef/Residenza Dinamica, Amina Amici/Segni Particolari, Caterina Genta e Marco Schiavoni, ContemporaneaMente Gruppo Danza, Dance Gallery con il duo Sandford&Gosti e Alice Gosti, Deja Donne, Oplas/Centro Regionale della Danza Umbria.

Ingresso: 7 euro (2 euro saranno devoluti ai Comuni dell’Emilia colpiti dal sisma) spettacoli + buffet

Una creazione di e con Stefano Mazzotta, Emanuele Sciannamea, collaborazione alla drammaturgia Fabio Chiriatti; musiche, costumi e scene C.ie Zerogrammi
produzione C.ie Zerogrammi - coproduzione Festival Oriente Occidente (It), La Piattaforma (It) con il sostegno di Regione Piemonte. Un ringraziamento a Dimora Coreografica (It), progetto partecipante a Anticorpi XL - Network Giovane Danza d'Autore grazie al contributo di Festival Interplay.

INRI è un progetto per 2 attori-danzatori. Il tema intorno al quale ruota l'intera drammaturgia è la pratica della fede nella religione cattolica. Si parla di una religione dai tratti “meridionali”, che profuma di mandarini sui presepi, che risuona di bolero nelle piazze dopo le sacre processioni, una religione di docili vecchiette rosario-munite ancora bardate in nero, il cui Dio, dopo la benedizione nel luogo imputato, le raggiunge tra le cose domestiche. Il “rito”, nei modi, nei segni che si ripetono, nelle intonazioni, diventa danza di mani giunte e ginocchia gonfie, canto di preghiere imparate a memoria in latino, fruibili nelle più goffe reinterpretazioni. I gesti e i suoni del rito rimangono detti a metà, per il timore di sbagliare, di peccare, in una teologia dove si mettono le mani in avanti prima che il peccato, sempre nascosto surrettizio dietro l'angolo, ci si stampi in faccia.

Con il sostegno di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali- Dip. dello Spettacolo, Regione Toscana

L'immagine di un rapporto, di un vincolo che ha perso e dimenticato il suo inizio.

Attratto in un gorgo di rabbia, di mancanze, di cinismo, disillusione e passività, ma necessario al male del sopravvivere. Come fiere si studiano, aspettando l'attimo per raggiungere il punto vitale, lì dove più fa male. La passività di quotidiana monotonia. La collera, la rabbia della mancanza e del risentimento, o il cinismo della rinuncia,rinuncia alla possibilità, non vi è possibilità, questa è la possibilità. E il movimento nasce e si snoda come in un ballo del dolore inflitto. Ma il nodo è necessario. ..."Non c'è niente da spiegare. Le parole si sarebbero frantumate contro questa collera, contro questo dolore, questo irrigidimento del mio cuore. C'era un errore da qualche parte." Simone De Beauvoir "L'età della discrezione"

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