Film da vedere. "Aquaman" di James Wan

aquaman(ASI) 1985: Atlanna, regina di Atlantide, fugge da un matrimonio combinato e incontra l'umano Thomas Curry, con il quale ha un figlio, Arthur. 

Per salvare il figlio e l’amato compagno, qualche anno dopo Atlanna ritorna negli abissi, e Arthur cresce senza la figura materna, ma addestrato al nuoto e alla lotta da Vulko, un atlantideo a lei fedele. Diventato adulto, Arthur Curry diventa così Aquaman, umano con le doti acquatiche degli anfibi.

Viene contattato dalla principessa Mera che gli chiede di reclamare ciò che gli spetta di diritto: il trono di Atlantide. In caso contrario, il fratellastro di Arthur, Orm prenderà il controllo di tutti i regni oceanici e dichiarerà guerra al mondo di superficie.
Come Superman, alieno nel mondo in cui è cresciuto e Wonder Woman, estranea al mondo che si sente chiamata a salvare e proteggere, anche Aquaman è una divinità divisa tra due mondi e due necessità: da una parte l’esigenza di scappare e di rimanere invisibile, al fine di non rivelare la sua vera natura, dall’altra quella di prendere il posto che gli spetta sul trono di Atlantide, riunendo i Sette Mari e spodestando l’usurpatore Orm.
Arthur è un eroe anticonvenzionale, manca completamente di classe, ottenuta per diritto di nascita dal fratello, non ha la compostezza degli altri suoi predecessori DC, ma tutto ciò si rivelerà nel corso della pellicola essere una prerogativa positiva del personaggio. Aquaman è un eroe tamarro, orgogliosamente grezzo, caratteristiche che lo rendono più umano agli occhi del pubblico.
Terza apparizione nell'universo DC per Jason Momoa, dopo il cameo in "Batman vs Superman" e il ruolo più sostanzioso in "Justice League". Per la prima volta però l'attore si trova a fronteggiare il ruolo di protagonista assoluto della pellicola. L'attore hawaiano è abile nel far trasparire tutte le sfumature della personalità dell'eroe ibrido; spavaldo, spiritoso, intrepido, ma a volte anche avventato e un po' scemo, con una spiccata umanità di fondo che gli permette di risultare una figura carismatica tanto sulla terra quanto negli abissi. Ottima dunque la prova dell’attore salito agli albori con il personaggio di Khal Drogo in “Game of Thrones”, qui coadiuvato da un ottimo cast di comprimari del calibro di Amber Heard, Willem Dafoe, Patrick Wilson e Nicole Kidman, per la prima volta protagonista di un action.
Campione d’incassi (al botteghino ha superato il miliardo di dollari) come del resto le precedenti pellicole targate DC Comics, “Aquaman” risulta nel complesso un cinecomic scanzonato, divertente e appagante, un prodotto di puro intrattenimento che offre allo spettatore azione, ironia, diatribe dinastiche ed una prevedibile love story.

Alessandro Antoniacci –Agenzia Stampa Italia

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