(ASI) Tedesca, classe 1995, Paula Beer, già nota in Pool, vincitore del premio giuria nel del Festival del cinema di Roma, Paula ha conquistato la Mosta d’arte cinematografica di Venezia e la critica vincendo il Premio Marcello Mastroianni per l’attrice emergente.


In Frantz diretto da Francois Ozon, la Beer interpreta magnificamente una giovane promessa sposa, Anna, che compiange il defunto futuro marito Frantz. Accolta dai genitori di Frantz, Anna vive la sua esistenza, curando una tomba senza cadavere, finché non arriva un misterioso straniero dalla Francia. Un uomo che potrebbe essere un nemico, un potenziale assassinio del suo amato Frantz. L’uomo, accolto e malvisto in una Germania, che soffre la sconfitta della Prima Guerra Mondiale e cova la sua rinascita, mostrerà un’altra realtà, con un intreccio sempre più imprevedibile, ma mai scontato e mai banale, che si legherà alla protagonista.
Film armonioso come una bella sonata di violino accompagnata da un piano e che si colora come un quadro impressionista. L’arte fa da sfondo a una vicenda umana intrisa di valori, storia e sentimenti quanto mai profondi e complessi. Due mondi così vicini divisi da un confine, quello tra perdenti e vincenti della storia, che alla fine si assottigliano in un comune destino, che appiana le differenze e che mostra l’umanità dietro la storia. Anna attraverserà un viaggio attraverso il dolore, l’amore, la sofferenza, per infine elevarsi e trovare la sua libertà interiore e non solo. Un film in bianco e nero, che si colora nei momenti chiave, come la nostra vita spesso grigia, ma che in certi attimi può diventare luminosa.
Frantz è uno di quei film, che vale la pena veramente di vedere e che potrebbe varcare i confini dell’Oceano, scuotendo Hollywood...


Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia

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