(ASI) 67ma edizione Festival del Film di Locarno. È stato consegnato venerdì 15 agosto a Juliette Binoche l’Excellence Award Moët & Chandon. Considerato il suo grande impegno anche in proiezioni indipendenti, oltreché in lavori hollywoodiani, l’attrice è stata premiata e accolta dalla platea di Piazza Grande con una vera e propria ovazione.

Commossa, ha espresso il desiderio sincero e reale di vedere sempre più cinema nelle piazze e sempre più giovani produttori, registi e attori avere accesso alla distribuzione non solo di nicchia. A seguire è stato proiettato il film Sils Maria, del regista Olivier Assayas. È la storia di Maria Enders, attrice affermata di circa quarant’anni, che appena diciottenne aveva conosciuto il successo teatrale interpretando il ruolo di Sigrid, una giovane ambiziosa e affascinante che porta al suicidio una sua collega più matura, Helena. Ora, dopo circa vent’anni, le viene proposto di interpretare lo stesso lavoro teatrale ma nella parte di Helena. Il film, per buona parte girato nello scenario magnifico delle alpi svizzere, si muove su vari piani tematici: il tempo che passa e il continuare dei cicli, sia umani che naturali, il rapporto con la giovinezza, la falsità del mondo dello show-business, la morte, il valore dell’opera d’arte. Una Juliette Bionoche che nella seconda parte del film, quella dove più spazio ha l’elemento naturale, si presta a girare struccata e con i capelli molto corti, rinunciando a tutto quanto è simbolo di seduzione e femminilità, in una sorta di meditazione monastica e medievale – in qualche misura si stanno facendo le prove per una danza macabra – ma che, anche così, risulta essere bellissima, oltreché profondamente umana.

 

Fabio Simonelli – Agenzia Stampa Italia

 

Foto di Maria Biasini

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