(ASI) Le Olimpiadi fanno discutere non solo per le competizioni sportive, bensì anche per le storie che fanno da cornice all'evento. Quella di Nadja Drygalla, ventitreenne vogatrice tedesca, meriterebbe di essere ricordata come segno di discriminazione da parte del Comitato tedesco per i giochi.
La giovane atleta è stata, infatti, allontanata perentoriamente dal villaggio olimpico non appena è emersa, su alcune pagine in Rete, la sua relazione sentimentale con un esponente del partito tedesco Npd (Nationaldemokratische Partei Deutschlands). Il partito fa regolarmente parte dell'alveo elettorale, molti suoi membri sono stati eletti consiglieri in diversi Land della Germania. Tuttavia, la matrice nazionalista e sociale dell'Npd è avversata dai media e dai vertici del potere tedeschi.
Udo Voigt, attuale presidente del partito, ha pubblicato una lettera sul sito del gruppo politico manifestando solidarietà verso l'atleta ed esprimendo il proprio dissenso rispetto alla decisione del comitato olimpico.
La vicenda della Drygalla segue quella dell'allontantamento della specialista di salto triplo greca Voula Papachristou, rea d'aver digitato, sul suo profilo Twitter, una frase ironica nei confronti degli africani presenti nel suo Paese.
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