(ASI) Il 14 aprile 2014, un anno fa, 200 studentesche furono rapite da Boko Haram a Chibok, località che si trova nel nord-est della Nigeria. Un anno dopo questo triste fatto, si parla sempre di meno di questo atto disumano che scandalizzò il mondo intero. Nei primi giorni del rapimento, una grande campagna mediatica, con molti messaggi di solidarietà per le ragazze rapite arrivarono da tutto il mondo, ma qualche mese dopo, il silenzio totale. Che fine hanno fatto oggi le ragazze rapite di Chibok?

Il capo di Boko Haram, Abubakar Shekau, aveva dichiarato in un primo momento di venderle come schiave, poi successivamente in un secondo video, di convertirle e sposarle per forza ai suoi miliziani. Per molti esperti, questi due ipotesi sarebbero probabili. Le possibilità di ritrovare oggi queste 200 liceali sono pochissime, visto che il gruppo è stato presumibilmente separato. Secondo Amnesty International, più di 2000 donne sono state rapite dal 2014 in Nigeria da Boko Haram. Il nuovo Presidente nigeriano eletto, Muhammadu Buhari che sarà insediato il 29 maggio prossimo, ha dichiarato che la lotta al gruppo terroristico sarà la priorità del suo mandato.
Tegno Tagne Honoré – Agenzia Stampa Italia

 

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