(ASI) Nuon Chea e Khieu Samphan, i due più alti ex leader dei Khmer rossi ancora in vita che erano stati citati in giudizio la scorsa settimana, sono stati condannati entrambi alla pena dell’ergastolo per i “delitti contro l’umanità” di cui si sono resi colpevoli sotto il governo di Pol Pot.

“Condivido il verdetto – dice uno dei sopravvissuti al regime – ma il giudice avrebbe dovuto stabilire un risarcimento economico per le famiglie delle vittime.” “Sono molto soddisfatto della decisione del giudice che li ha condannati al carcere a vita. Questo è un esempio per la prossima generazione a non ripetere quello che hanno commesso quelle persone.”

Redazione Agenzia Stampa Italia

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