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(ASI) Sono circa 80 le vittime degli scontri durante la vigilia di Natale tra cristiani e musulmani nella Nigeria centrale. A comunicarlo è l'Agenzia per la gestione delle emergenze nazionali, Nema, che tramite il suo funzionario, Daniel Gambo, fa sapere che sono saliti a 186 i feriti ricoverati negli ospedali dopo gli attentati.

 

Intanto oggi a Jos sono stati arrestati nella zona del Dogon Dutse, tre uomini, due nigeriani e uno del Ciad in possesso di dinamite e armi, ritenuti dagli investigatori i responsabili dell'attacco a Natale che ha provocato 32 vittime e 74 feriti. Sempre secondo gli inquirenti nigeriani i tre erano in procinto di colpire di nuovo con un'altro attentato una nuova chiesa.

Dalla Farnesina il ministro Frattini, in via ufficiale, condanna i gravi atti terroristici affermando in un comunicato:""Allorché la violenza viene associata alla professione di un credo religioso vengono dolorosamente vulnerati quei principi universali di pace e fratellanza che di ogni religione costituiscono l'essenza. E' elemento fondamentale dell' impegno italiano a favore della libertà di culto e della tolleranza religiosa la ferma condanna di qualsiasi forma di violenza e di intolleranza. Al mio profondo dolore per le vittime - conclude Frattini - si accompagna il forte appello affinché in Nigeria le ragioni della moderazione e della pacifica convivenza tra fedi diverse prendano il sopravvento"

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