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(ASI) Nella notte il governo greco ha chiuso d’autorità l’ERT, l’emittente di Stato in onda su tv e radio, causando il licenziamento di 2.500 persone. Ufficialmente la chiusura è temporanea, come parte del programma di riduzione dei tagli alla spesa pubblica.

 

Il governo - che ha preso questa decisione senza passare per un dibattito parlamentare - ha dichiarato che la società riaprirà “il prima possibile”, con una ristrutturazione della forza lavoro. Non è chiaro quanto tempo ci vorrà, e se tutte le stazioni verranno riaperte.

 

Questo il commento di Yanis Varoufakis, economista greco:

"Poche ore fa il governo greco ha annunciato ed imposto la chiusura della tv di Stato ed i suoi canali radio (avvenuta poco prima della mezzanotte tra l’11 e il 12). Nessun dibattito pubblico, nessun dibattito in Parlamento, nessun avviso. Niente. ERT, la versione greca della BBC, chiuderà semplicemente le tende per svanire nella notte. Essendo probabilmente l’unico commentatore greco ad essere stato bandito dalla ERT negli ultimi due anni, ritengo di avere l’autorità morale per gridare ad alta voce contro l’uccisione dell’ERT e per gridare dall’alto dei suoi tetti che questo assassinio, per mano del nostro governo guidato dalla troika, è un crimine contro la stampa libera che dovrebbe vedere ribellarsi tutti i popoli civili. In tutto il mondo".

 

Redazione Agenzia Stampa Italia

 

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