(ASI ) Oltre la metà dei 166 uomini ancora detenuti nella prigione di Guantanamo hanno iniziato uno sciopero della fame a oltranza, come atto di ribellione contro il trattamento disumano a cui sono sottoposti. 16 di questi sono stati costretti a trattamento alimentare liquido per l’aggravarsi delle loro condizioni di salute.
La protesta è iniziata in seguito a una maxi retata interna, avvenuta nel mese del febbraio scorso. Le celle sono state messe a soqquadro dai militari che hanno violato senza remore gli effetti più personali, fino all’oltraggio dei testi sacri del corano custoditi gelosamente dai detenuti. Quest’ultimo addebito è stato negato con fermezza dagli americani.
Già nel corso del suo primo mandato, il Presidente Obama aveva promesso la chiusura del carcere di Guantanamo, teatro di crudeltà che ledono i diritti fondamentali riconosciuti al detenuto dalle convenzioni internazionali.
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