(ASI) Un'autobomba è esplosa presso l'ambasciata francese di Tripoli. Nella deflagrazione sono state ferite diverse persone tra cui due agenti di sicurezza francesi ed una ragazza libica.
"Condanniamo con forza questa azione che consideriamo un atto terroristico nei confronti di un paese fratello che ha sostenuto la Libia durante la rivoluzione". Così ha dichiarato il ministro degli Esteri libico, Mohammed Abdel Aziz. Anche il governo parigino ha condannato con fermezza l'atto terroristico, annunciando una collaborazione con le autorità nord-africane per chiarire le circostanze dell'attentato. "I servizi dello Stato- si legge in una nota del ministro degli Esteri, Laurent Fabius- faranno il possibile affinchè sia fatta piena luce sulle circostanze di quest'azione odiosa, affinché i suoi autori siano rapidamente identificati".
Nessuna rivendicazione riguardo all'attacco per il momento: secondo le prime ricostruzioni, i responsabili sarebbero da identificare con la cellula terroristica di Al Qaida per il Maghreb islamico. Il gruppo aveva più volte minacciato attacchi contro la Francia, a causa dell'interventismo oltralpe in Mali.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione