(ASI) "La manifestazione è stata enorme. Ho ricevuto una comunicazione del Ministero per gli affari interni secondo cui c’erano un milione e 60 mila persone", queste le parole rilasciate alla rivista italiana "Tempi" dal francese Stéphane Buffetaut, ex deputato europeo, membro del Comitato economico e sociale europeo dal 2002, appartenente al Partito cristiano democratico ed esperto di diritto.
I numeri evocati da Buffetaut costituiscono un evento storico in Francia. Già lo scorso 13 gennaio, per le strade di Parigi, diverse centinaia di migliaia di persone erano scese in piazza per gli stessi motivi di domenica scorsa: affermare la propria contrarietà al disegno di legge sui matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Nonostante la massiccia partecipazione a queste due manifestazioni, Buffetaut esclude che il Governo Hollande possa indire un referendum sull'argomento. "È da escludere - dice - il governo francese non può prendersi un rischio del genere". "Il motivo per cui non vogliono ascoltare la gente che è scesa in piazza è semplice - prosegue -: visto che non hanno i soldi per approvare misure sul piano sociale, si dedicano al piano dei valori della società e dei diritti. Vogliono dare un segnale: qualcosa stiamo facendo".
L'ex deputato europeo è comunque convinto che tale mobilitazione lascerà il segno, poichè "ha dimostrato che il governo socialista è chiuso nella sua ideologia e non è aperto alla discussione. Questo fa male al partito socialista perché li mette in cattiva luce anche davanti ai suoi elettori. La popolazione poi non lo segue veramente su questo terreno: se per quanto riguarda i matrimoni gay i francesi sono divisi, la maggioranza di loro non vuole che le coppie omosessuali possano adottare i bambini".
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