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(ASI) L'atmofersa in Irlanda del Nord tarda a rasserenarsi. Le contestazioni dei protestanti dopo la scelta delle Autorità di togliere le union jack, le bandiere britanniche, dagli edifici pubblici proseguono, tanto da esser sconfinate nell'ambito sportivo.
Domenica scorsa si sarebbe dovuto svolgere il derby di Belfast tra Crusaders, squadra tifata dai protestanti della città, e Cliftonville, compagine storicamente sostenuta dai cattolici. Tuttavia nei pressi del Seaview, stadio dei Crusaders, gli scontri tra protestanti e polizia sono sfociati sin dalla mattina; alle ore 15.00, visto che la situazione non si placava, si è deciso di spostare la partita a data da destinarsi.
L'ennesimo capitolo della "Flag protest" che i protestanti in Irlanda del Nord stanno inscenando da mesi era iniziato con un presidio pacifico. Dopo circa una quarantina di minuti filati lisci, alcuni esagitati hanno iniziato a lanciare bottiglie verso la polizia, la quale è intervenuta energicamente. A causa del protrarsi degli incidenti, la forza pubblica - di concerto con le due squadre e la federazione calcistica - ha deciso di annullare la gara. Il bilancio è di qualche ferito lieve e tre arresti.
Theresa Villiers, Segretario di Stato nordirlandese, ha così commentato i fatti: "E' deplorevole che un pomeriggio di sport sia stato rovinato da violente proteste".

Redazione Agenzia Stampa Italia

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