×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
(ASI) Marine Le Pen attribuisce a Francia e Unione europea la "pesante responsabilità" di aver armato i fondamentalisti islamici nel Sahel.
Intervistata da France Info, Le Pen ha detto che "l'esercito francese sta cercando di riparare in Mali le conseguenze di gravi errori politici e geostrategici da parte dei nostri leader, sia sotto il regno di Nicolas Sarkozy sia di François Hollande", ha proseguito la leader del Front national. Il Partito di centrodestra Ump e il Partito socialista, ha aggiunto, "erano d'accordo per fare la guerra in Libia, e anche in Siria. Queste guerre hanno contribuito ad armare i fondamentalisti islamici che oggi sono nel nord del Mali".  

"I politici non potranno sottrarsi alle loro responsabilità", ha avvertito la Le Pen, secondo cui "anche l'Europa dovrà fare mea culpa, visto che ha pesanti responsabilità nella situazione attuale". Poi se la prende anche con il "metodo" comunicativo di Hollande, che consiste nell'evitare di chiamare "combattenti islamici" i terroristi.

Marine Le Pen ha concluso l'intervista affermando che Tunisia, Libia, Siria erano dei regimi probabilmente criticabili nel loro funzionamento, ma dei regimi laici che contribuivano a contenere la minaccia islamista".  

Redazione Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere