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(ASI) Lo spettro di una nuova guerra israeliana, stile Piombo Fuso, torna pericolosamente ad agitarsi sulla Striscia di Gaza.  Il premier Netanyahu promette nuove azioni dopo la massiccia offensiva lanciata mercoledì dall'esercito sionista, che ha ucciso, tra le dieci persone coinvolte, anche Ahmed Jaabari, 52 anni, delle Brigate Ezzedin al-Qassam.  "Oggi abbiamo rivolto un messaggio chiaro a Hamas e alle altre organizzazioni terroristiche, e se sarà necessario siamo pronti a estendere l'operazione", ha affermato Benjamin Netanyahu. Gli fa eco il ministro della Difesa Ehud Barak, che avverte: "Questo è solo l'inizio", intimando a tutti i protagonisti della regione mediorientale di "agire con ponderatezza". Gli obiettivi dei raid, ha spiegato Barak, sono quattro: il rafforzamento del deterrente israeliano; la distruzione degli arsenali di Hamas e di altre "organizzazioni terroristiche"; e la difesa dei civili nel Neghev. Il presidente Shimon Peres ha illustrato a sua volta l'operazione a Barack Obama, in una telefonata in cui ha difeso "l'esecuzione mirata" di Jaabari, additato come un "estremista radicale" responsabile di numerosi attacchi terroristici.  Le offensive israeliane sulla Striscia non si sono mai interrotte: soltanto la settimana scorsa dei raid aerei avevano provocato la morte di 7 civili palestinesi, e la risposta degli assaliti sotto forma di lancio di razzi verso i confini israeliani.  
Redazione Agenzia Stampa Italia

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