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Juve da real carattere.
(ASI) Ripartire dopo il crollo di Firenze. Di fronte uno degli avversari più forti al mondo: il Real Madrid. Champion e stagione si trovano in una situazione delicatissima e la squadra dell’ex Ancellotti è un vero iceberg. Conte cambia le carte in tavola 4-3-1-2, con Buffon che può rifarsi, centrali Chiellini e Barzagli e ai lati rientra Caceres e Ogbonna, mediana con Pirlo, Vidal e Pogba. Marchisio sulla trequarti davanti Tevez e Llorente.   Il Real mette il 4-3-3 con Casillas, Arbeloa, Sergio Ramos, Modric, Pepe, Illarramendi, Khedira, Marcelo, Di Maria, Benzema e ovviamente Cristiano Ronaldo.

La Juve sembra ordinata e propositiva, ma al 3’ Di Maria prende palla in area e inventa un passaggio per Ronaldo che si allarga e con un gioco di prestigio segna. Juve che prende il colpo e si fa più propositiva. Al 14’ punizione di Pirlo che serve Caceres ma non sfonda la difesa blanca. Bel triangolo Pogba, Llorente che però non serve bene Tevez. Al 19’ l’apache sia accentra e la palla di poco va alto. Ammonito Illarramendi per una spinta sull’argentino. Al 21’ quello che non ti aspetti cross dell’ottimo Caceres torre di Pogba, Casillas respinge e Llorente la butta dentro e pareggia. Al 26’ contatto in area Chiellini e Sergio Ramos: rigore con ammonizione per Vidal per proteste. Ronaldo alla battuta  e rete, Buffon c’era ma Cr7 ha eseguito perfettamente. Qui si vede la differenza tra il campionato italiano, dove in area si fa a cazzotti e all’estero dove ti fischiano subito. La Juve torna ad aggredire, Marchisio, Pirlo  e Tevez si avvicinano pericolosamente a Casillas. Il Real gestisce e mantiene il vantaggio. Il divario c’è ed è notevole, ma la Juve c’è e prova a tenere testa ai galacticos. Partita in bilico che dà l’impressione che potrebbe accadere di tutto, servirebbe una bella scossa di Conte per riuscire a lasciare un segno.

Ripresa con una mazzata: Chiellini ostruisce il passaggio a Ronaldo: espulso. Cambio di riparazione Bonucci per Llorente. Il Real prova il terzo goal, ma la Juve si difende con ordine. Cambio a sorpesa Asamoah per Pirlo che esce tra l’ovazione del pubblico. Al 59’ Benzema si divora un goal fatto, dopo che Di Maria aveva servito Arbeloa che aveva confezionato un gran assist dalla destra. Cade Vidal in area, la Juve invoca il rigore, ma niente. Al 66’ entra mister cento milioni Bale al posto di un deludentissimo Benzema. La Juve prova a rimanere in partita, ma fa fatica a trovare gli spazi. Al 68’ esce l’incerto Ogbonna per Giovinco, con Asamoah a fare il terzino Giovinco la fascia sinistra e Marchisio la destra. Giovinco avanza solo e Casillas s’impegna e devia in angolo. Fallo nettissimo di Khedira su Pogba, ma l’arbitro lascia correre di nuovo tra lo sdegno dei tifosi. Illarramendi esce per l’atteso Isco.  Altro fallo netto da dietro, ammonito Modric e Caceres per proteste. Ultimo cambia Morata che compie ventuno anno per Di Maria che si è stancato. Giovinco prova imitare Del Piero, ma non è all’altezza del numero 10 storico. Finale con una grande prova di orgoglio e carattere con Giovinco che si avvicina pericolosamente in area e Marchisio che non aggancia bene un cross di Pogba. Ammonito pure Sergio Ramos per un fallo su Asamoah. La Juve si fa onore, non basta, ma esce tra gli applausi.

Un’altra sconfitta la seconda in quattro giorni, ma questa è una mezza vittoria morale, giocare a Madrid contro il Real giocarsela a testa alta, spaventando i galacticos e giocando in dieci tutto il secondo tempo, premia tra gli applausi la stessa Juve che è stata presa a schiaffoni a Firenze. La Juve scivola al terzo posto in Champion, ma una scossa c’è stata, che forse dà una speranza. Conte esce rabbioso e speriamo che questa rabbia la si riveda in campionato.

Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia

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