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Le istituzioni dello sport si interrogano su Etica e sport.

(ASI) Etica e sport, questo il tema di uno dei laboratori della reunion Luiss 2012, dove hanno preso parte personaggi di spicco del mondo sportivo come Giancarlo Abete, presidente FIGC, Maurizio Beretta, presidente Lega calcio Serie A, Andrea Abodi, presidente Lega calcio Serie B, Sergio Cameli, presidente della federazione pallavolo e i professori Paolo Del Bene, direttore delle associazioni sportive della Luiss ed Enrico Lubrano, docente di diritto sportivo della Luiss.

All’etica, come ha affermato il presidente Abete, si contrappone l’illecito sportivo, che oggi nello sport può esprimersi in diverse forme, frode sportiva, doping. Il mondo dello sport è un mondo di valori, agonismo, correttezza e trasparenza, ma spesso le manovre della criminalità organizzata mettono serie ombre alla credibilità dello sport stesso. Il nostro paese è sempre stato molto attento allo sport, con fenomeni di pura passione che coinvolgono la stessa società. Il presidente Beretta ha sottolineato come in Italia il quotidiano più letto sia la Gazzetta dello sport, davanti addirittura a La Repubblica e il Corriere della sera e che spesso e volentieri gli atleti professionisti condizionano moltissimo le nostre azioni. Il prof. Lubrano ha rimarcato che il gesto di un calciatore di serie A ha un impatto devastante sui più giovani, a differenza di un calciatore di terza categoria e che per questo ci devono essere più principi di contenuto coercitivo. Ricordando l’articolo 1 del codice di giustizia sportiva, che richiama alla lealtà, afferma che sussistono questi, ma che ci vorrebbero strumenti ulteriori, onde evitare fenomeni come quelli dell’ultimo periodo. Bisogna quindi puntare su elevato concetto di professionalità, come hanno rimarcato sia Cameli che Abodi e proprio per questo nel campionato di serie B è stato volutamente introdotto il giuramento di fedeltà, proprio con l’intento di nobilitare sempre più lo sport.

Principi, sanzioni, richiamo alla professionalità, ma anche puntare sull’educazione, infatti, non si può prescindere da cosa si trasmette ai più giovani per avere uno sport più sano e una società migliore. Il prof. Del Bene , presentando un interessantissimo video, con un testo che se letto in un senso dava una visione pessima della situazione attuale dello sport e dal basso verso l’altro faceva emergere con chiarezza il senso più nobile dello sport, ha messo in evidenza quanto sia importante formare i giovani, così che possano condannare essi stessi, tutti quegli esempi di negativi di oggi e a tal proposito ha menzionato il progetto “segnaletica”, in cui tutte le scuole medie potranno dire quello che pensano del calcio.

Le personalità del grande calcio e dello sport hanno dato un segnale importante che etica e sport sono due facce di una stessa medaglia, che devono essere sempre accompagnate in qualsiasi livello e ambito sportivo, poiché lo sport è una componente sempre più importante e autorevole nella nostra realtà.

Daniele Corvi per Agenzia Stampa Italia

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