Serie B, conosciamo il nuovo Perugia

(ASI) In attesa del riscontro del campo, proviamo a sbilanciarci su quello che sarà l'assetto tattico del nuovo Perugia. La società di Pian di Massiano esce dal mercato di gennaio profondamente rinnovata in ogni reparto. In porta non è cambiato nulla, Provedel è una delle poche certezze di questa prima parte di stagione e Koprivec, per il quale si era presentata la possibilità di sbarcare a Vicenza (eventuale scambio con Bremec), è rimasto a Perugia.


Difesa a 3?
Via Flores (Matera) e Rossi (Varese), a rinforzare la retroguardia biancorossa sono arrivati 2 elementi con peculiarità molto diverse, ma di notevole spessore. E' stato ingaggiato Mantovani, centrale classe '84 che qualche stagione fa fece la differenza nel Chievo di Pioli. L'allenatore fece carte false per poi averlo al Palermo (3,5 milioni la cifra spesa dai rosanero). In Sicilia ed al Bologna, complici gli infortuni, Mantovani non visse un periodo felice. Oggi dopo qualche mese di inattività l'ex rosanero ha scelto Perugia per ripartire. Ritengo che la sua esperienza e le sue abilità in marcatura e nel gioco aereo sono qualità che si riveleranno fondamentali per gli schemi biancorossi. Oltre a Mantovani ha raggiunto il capoluogo umbro Hegazy, egiziano classe '91 arrivato in prestito da Firenze. Il calciatore che coi suoi 195 centimetri e la buona tecnica di base di cui dispone, garantisce un buon apporto sia nelle palle alte, che nell'impostare dalle retrovie. A destra è partito Del Prete, per sostituirlo è arrivato Faraoni, ex promessa nerazzurra, con un recente passato ad Udine e nella serie B inglese al Watford di Zola. Faraoni, che in primavera giocava spesso da esterno di centrocampo, è più propenso alla fase offensiva rispetto alla copertura. Inoltre Crescenzi, pur essendosi sempre mantenuto su ottimi livelli di rendimento, si esprimeva al meglio quando ad inizio stagione, era supportato dalla difesa a 3 e più libero di aggredire la metà campo avversaria. Mentre Mantovani, in carriera ha giocato spesso come terzo di difesa. Tutti indizi che ci portano a pensare che per il proseguo della stagione i biancorossi potrebbero tornare a 3 dietro. Con la difesa a 4 quale alternativa.
Più dinamismo in mediana
La mediana biancorossa aveva palesato lacune in termini di corsa e dinamismo, allora la società si è mossa in questo senso, mettendo a disposizione del mister 2 giocatori di "gamba". Il primo è Matti Lund Nielsen, mediano, danese ex Pescara, abile in fase d'interdizione e instancabile motorino di centrocampo. L'altro è Rizzo, classe '91 arrivato dalla Reggina, che in carriera vanta una manciata di presenze in serie A e 2 apparizioni in under 21. Rizzo recita un ruolo importante in fase di non possesso, ma se la cava piuttosto bene anche palla al piede, contribuendo all'impostazione della manovra.
Finalmente il centravanti
Con Lanzafame nei panni di rifinitore (e che rifinitore!) e Falcinelli che finalmente può tornare a ricoprire il ruolo a lui più congeniale, quello di seconda punta. Ardemagni avrà il compito di sfruttare le sue doti di rapinatore d'area e le sponde con il compagno di reparto. Di più, la punta deve finalizzare i tanti traversoni che provengono dalle fasce, oltre che dalle imbucate dei centrocampisti. Ardemagni però, non è il classico centravanti statico, il 27enne ex Spezia ha dimostrato eccome di saper segnare (22 reti nel 2010-11 a Cittadella, 23 nel 2012-13 a Modena). L'attaccante è anche abile nel partecipare al gioco di squadra, fraseggiando coi compagni e giocando di sponda. Oltre ad Ardemagni, a gennaio è arrivato con la formula del prestito per 18 mesi l'uruguayano Kevin Mendez, classe '96, abile nell'uno contro uno e bravo a rifinire per i compagni di reparto, a lui probabilmente toccherà il ruolo di soluzione dalla panchina.
Alessandro Antoniacci- Agenzia Stampa Italia

Foto: Elena Saltafusi

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