Serie B. Conosciamo il Livorno.

(ASI) Scuola Galeone, Gautieri contro Camplone per una sfida che promette spettacolo. Il Livorno è squadra a trazione anteriore, che gioca un calcio offensivamente spettacolare, basato sulla spinta degli esterni offensivi e sulla qualità del centrocampo. Squadra che segna moltissimo, ma che di contro, soprattutto in trasferta subisce molte reti. Il rendimento casalingo dei toscani è impressionante, 5 vittorie, 2 pareggi ed 1 sola sconfitta, per un totale di 17 punti (sui 24 complessivi) totalizzati tra le mura amiche.

 

IN PORTA
C'è Luca Mazzoni, profeta in patria, tornato a Livorno (dov'è nato e cresciuto) dopo il prestito a Padova della passata stagione. Il 30enne estremo difensore si distingue per l'abilità nelle uscite alte, ma risulta leggermente lacunoso negli interventi bassi data la notevole stazza. Il secondo è il classe '82 Achille Coser.

IN DIFESA
I 2 centrali sono di assoluto valore; c'è Emerson, 34enne brasiliano, non velocissimo, ma affidabile difensivamente e abile nell'impostare la manovra dalle retrovie, nonché in possesso di eccelse doti balistiche, al suo fianco dovrebbe agire Alessandro Bernardini, classe '87, con un trascorso in serie A con la maglia del Chievo, abile in marcatura e difficilmente superabile nel gioco aereo. In alternativa c'è il 21enne Stefano Gonnelli.

I TERZINI
Data la squalifica di Lambrughi, che nasce centrale, ma che molto spesso viene schierato terzino, a sinistra dovrebbe trovare una maglia da titolare Giuseppe Gemiti, italotedesco d'esperienza che tra le altre ha vestito le maglie di Genoa, Udinese, Chievo, Modena e Novara, più abile in fase di contenimento che in fase di spinta. A destra ci sono più soluzioni: Gautieri potrebbe optare per Bernardini terzino destro (in quel caso Gonnelli farebbe il centrale), potrebbe lanciare il giovane Maicon, 21enne brasiliano arrivato dalla Reggina, o abbassare Surraco (che nasce esterno di centrocampo).

A CENTROCAMPO
Il colombiano Mosquera è squaificato, dunque il trio di centrocampo dovrebbe essere composto dal 24enne croato Damjan Djokovic, tecnicamente dotato e piuttosto prolifico, capitan Luci, che spesse volte è stato relegato in panchina, ma che resta un ottimo regista di centrocampo e, ovviamente, Marco Moscati, che con le sue conclusimi dalla distanza, i suoi inserimenti e le sue sovrapposizioni ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi biancorossi. Da non escludere che Gautieri prenda in considerazioni l'ipotesi Belingheri mezz'ala (lui che nasce trequartista).

IN ATTACCO
Là davanti c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Nel tridente toscano vi sono 3 intoccabili e 2 ottime alternative. A sinistra agisce uno degli ex di turno, Aniello Cutolo, fantasista devastante nell'uno contro uno ed in possesso di tecnica e doti balistiche invidiabili, a destra invece c'è Siligardi, che dopo la parentesi bolognese, è tornato a dare il suo notevolissimo contributo a Livorno, grazie alla classe, la confidenza con la porta e l'intelligenza tattica che lo contraddistinguono. Il terminale offensivo del Livorno è Vantaggiato, che oltre ad aver messo a segno 8 reti, garantisce un notevole contributo per la squadra, grazie al gioco di sponda e l'abilità nel fraseggio di cui è capace. Anche le alternative sono di spessore, c'è il possente Galabinov, che dopo quanto di buono fatto con le maglie di Gubbio prime e Avellino poi, si è accasato in toscana e Jefferson, centravanti brasiliano ex Latina, abile sia nel gioco aereo che con la palla tra i piedi.

Insomma, nonostante il 5-1 subito sul campo del Frosinone, il Livorno è compagine assai temibile, ma data l'affidabilità della difesa biancorossa, il notevole apporto di Crescenzi e Del Prete sugli esterni, la qualità del nostro centrocampo e la rapidità del tandem offensivo, abbaiamo le armi per far male ai toscani.

Alessandro Antoniacci-Agenzia Stampa Italia

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