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Sei miliardi è il regalo della Regione Umbria alle cooperative

(ASI) C’erano una volta le cooperative rosse che aiutavano finanziariamente - così si diceva - il Partito Comunista, non so se ancora ci sono questi “aiutini”, quel che è certo è che qui in Umbria sembra che le cose siano cambiate:

 è la regione ad aiutare le cooperative, a regalare montagne di soldi pubblici con la massima disinvoltura, tra la complicità della minoranza e lo sconcerto dell’opinione pubblica. Che cosa è successo? La Regione Umbria aveva investito (pensava di avere investito) nel capitale di alcune cooperative 6 milioni di euro, tanto per non dimenticarcelo: dodici miliardi di vecchie lire. Dovendo, per una legge nazionale, uscire dal capitale, la presidente della giunta, Catuscia Marini, con al suo fianco l’assessore Franco Tomassoni che in questo anno si è occupato, con risultati straordinari, come si può vedere, del bilancio regionale, e si è (quasi) sempre battuto come un leone per far risparmiare l’amministrazione regionale, invece di chiedere la restituzione delle ingenti somme investite, come imponeva non solo la correttezza amministrativa, ma soprattutto un minimo di senso di responsabilità, trattandosi di denaro pubblico, ha proposto al Consiglio regionale, che ha approvato all’unanimità, con la sorprendente astensione della minoranza, di regalare a queste società private l’ingente somma. E’ possibile dilapidare così il denaro pubblico? A noi sembra di no, ma la risposta al quesito, più motivata e pertinente, la dovrebbe dare la procura della Corte dei Conti. Se ancora esiste, naturalmente.

Il fatto lascia sconcertati perché questa indecorosa, e scandalosa, decisione è passata sotto gli occhi (chiusi) delle minoranze, quelle stesse che solo qualche mese fa hanno sollevato un putiferio per un finanziamento di 300.000 euro fatto dalla Regione alla Figc (Federazione italiana gioco calcio) per la costruzione di un campo di calcio a Perugia. Con un piccolo particolare, sfuggito ai più, e cioè che in questo caso, al di là della (assai) presunta “truffa aggravata”, ipotizzata almeno con eccessiva precipitazione, i soldi la Regione non li perderà mai, perché, comunque, a garantire ci sarà sempre la Figc, che (per quei pochi che ancora non lo sanno) è uno dei pochi enti danarosi e solvibili.

Altro stupore (politico) è che questo regalo fuori stagione alle cooperative sia stato fatto con il consenso euforico di Rifondazione Comunista. Sì, proprio quel partito che blandisce sempre la spada, ad ogni stormir di fronda, per difendere il denaro pubblico.

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