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Verruso (La Destra): “Festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia commemorando i soldati caduti per la Patria

(ASI) Il mondo italiano che si identifica ideologicamente nella Destra si è sempre contraddistinto per avere fra i suoi valori principali: l'identità nazionale e la Patria, veri capisaldi di questa parte politica. Coerentemente con il suo credo, i militanti della Destra di Storace, in occasione della Festa per i 150 anni dell’Unità d’Italia. si ritroveranno giovedì 17 marzo 2011 alle ore 10,30 a Perugia in Via Masi, per deporre una corona d’alloro sul Monumento ai Caduti.

Il Segretario Regionale La Destra dell'Umbria Stefania Verruso ci spiega le motivazione dell'iniziativa: “Abbiamo deciso, in questa giornata commemorativa, di rendere omaggio ai soldati che, provenienti da tutte le regioni italiane, hanno difeso con il proprio sangue la patria e il sacro territorio italico, ci ritroveremo uniti nel silenzio e nel ricordo di chi, per questa nostra Italia ha dato la vita. L’unità nazionale è un valore da difendere e da celebrare, a maggior ragione in un momento in cui il federalismo sta accentuando quelle differenze economiche e sociali dovute alla territorialità che ancora oggi, dopo 150 anni sono ancora evidenti.

Non approviamo i toni usati da esponenti leghisti in questo contesto, anzi li riteniamo poco adeguati e irrispettosi da parte di chi opera all’interno delle nostre istituzioni, che dovrebbe essere invece obbligato a riconoscersi nella nostra Costituzione, a cui ha giurato fedeltà, e a condividere i valori che costituiscono la base della storia nazionale.

I 150 anni dell’Unità nazionale non possono e non debbono essere ostaggio di contrapposizioni tra partiti e fazioni avverse, vanno anzi celebrati come appuntamento che riguarda, indipendentemente dalla posizione geografica, tutti i cittadini italiani.

Noi auspichiamo che questo Centocinquantesimo sia proprio l’occasione per cementare questo paese e per unire le singole identità nel rispetto reciproco ritrovando uno spirito di identità nazionale che vada oltre le divisioni ideologiche e ci impegneremo sempre per avere un’Italia unita non una un’Italia unificata, ricercando politiche intese a garantire le stesse opportunità ai cittadini del Nord come a quelli del Sud, riducendo quel divario economico che ha differenziato le cosiddette “regioni produttive” dalle regioni “assistite e parassitarie”.

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