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Sisma Marsciano(Perugia) - Guasticchi e Bertini “Mancano risorse certe, sollecitare il Governo per stanziamenti pluriennali”

 
(ASI) Perugia. A un anno dall’evento 600 persone sono fuori dalle case e molte aziende hanno difficoltà gravi . “Siamo ormai ad un anno dall’evento sismico che ha colpito la frazione di Spina, San Biagio, Sant’Apollinare e Castiglion della Valle  a Marsciano.

Un evento che ha provocato ingenti danni agli edifici privati e pubblici e che vede ancora 600 persone fuori dalle loro case e molte imprese ed aziende agricole che hanno gravi difficoltà per svolgere la propria attività”.
 
E’ quanto affermano il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi e l’assessore alla protezione civile Roberto Bertini in merito alla situazione che si è venuta a creare a seguito del sisma del 15 dicembre 2009 che ha colpito la zona di Marsciano.
 
“La mancanza di risorse certe da parte del Governo nazionale – sottolineato Guasticchi e Bertini - crea una situazione che non consente alla Regione Umbria di attivare i meccanismi finanziari per la ricostruzione. Questa incertezza deve essere superata attraverso un’azione congiunta delle Istituzioni, Regione, Provincia e Comune con la collaborazione di tutti i parlamentari umbri, come già è stato fatto nei mesi scorsi, per sollecitare il Governo a prorogare lo stato di emergenza e a trovare quegli stanziamenti pluriennali come era previsto dall’ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati.
 
Allo stato attuale a fronte dei 350 milioni di euro stimati sono stati finanziati 15 milioni per i primi interventi a favore delle scuole, l’autonoma sistemazione e la ricostruzione leggera, inoltre, la legge di stabilità approvata recentemente dal Parlamento ha previsto altri 6 milioni di euro nel biennio 2011 – 12 che sono assolutamente insufficienti per attivare la fase della ricostruzione vera e propria.
 
Non possiamo accettare che ci sia una discriminazione che vede cittadini di serie A ed altri di serie B, in modo particolare un differenza di trattamento tra le famiglie e le imprese umbre e quelle del veneto“.

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