Università, Gasparri: ricordiamo diritto costituzionale a chi fa propaganda razzista

(ASI) “Anche a Pasqua bisogna ricordare il diritto costituzionale e le norme fondamentali della nostra Repubblica a chi sta facendo, di fatto, una propaganda di tipo razzista. La chiusura della scuola per quanto riguarda il Ramadan, come é stata opportunamente ricordata da alcune alte cariche dello Stato, non è possibile anche perché non ci sono accordi o concordati tra la Repubblica italiana e la religione islamica.

Con la chiesa cattolica, oltre la norma costituzionale dell'art. 7, esiste un concordato che è stato anche aggiornato negli anni ‘80. Quali sono i concordati e le intese con il culto islamico? Un concordato peraltro dovrebbe basarsi sul rispetto dei principi costituzionali fondamentali del nostro Paese, che nessuna libertà di culto consente di eludere. Pensiamo al rispetto dei diritti delle donne o dei minori da parte di chi fa della sharia l’unica legge. Quindi non si possono aprire e chiudere le scuole a proprio piacimento, con il pretesto dell'autonomia. Chi sostiene questa tesi é fuori dalla Costituzione e chi proteggesse questi atteggiamenti si collocherebbe  fuori dalla Costituzione. Sono principi di diritto elementari che tutti conosciamo e tutti dovremmo rispettare. La Costituzione ed i diritti fondamentali delle persone vengono prima di qualsiasi culto nella Repubblica italiana. Per quanto riguarda poi il contestuale annullamento di intese con Israele vediamo che alla subalternità ad altri culti si accompagna anche un'ondata di antisemitismo. Pertanto una Pasqua molto triste. Attendiamo provvedimenti, ad esempio, nei confronti di Montanari e di altre persone che sfruttano questi eventi anche ai fini delle proprie campagne elettorali. É evidente che se qualcuno si candida cerca la ribalta. Ma le università e le scuole non devono essere il luogo per speculazioni politiche che non sono tollerabili. Buona Pasqua anche a chi sbaglia”. Lo dichiara in una nota il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.

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