Pensioni, governo: "Stiamo lavorando per una quota 100 modulabile"

100(ASI) - C’è aria di novità sul tema delle pensioni, in particolare riguarda alla famosa “quota 100” prevista già nel Def, l’atto di governo che come prassi anticipa la legge di bilancio, ma da modificare e riproporre nell’aggiornamento del medesimo che verrà presentato a Settembre; “100” rappresenta la somma dei contributi e dell'età anagrafica necessaria ai fini della pensione.

Questo provvedimento andrebbe a sostituire la Legge Fornero. Negli scorsi giorni si è parlato di una quota 100 modulabile; essa sarebbe la misura che conteggia la somma tra età anagrafica e anni di contributi dovrebbe prevedere delle differenti modulazioni a seconda dei settori di appartenenza dei lavoratori.

Nel caso in cui non fosse possibile consentire a tutti i lavoratori di 64 o 65 anni di andare in pensione con 36 o 35 anni di contributi, verrà data la priorità ad alcuni lavoratori, in base alla tipologia di lavoro o alla situazione. Si partirà però da una età minima di uscita che sembra sia stata già individuata negli ormai famosi 64 anni; purtroppo però una larga platea di lavoratori potrebbe venire escluso dalla misura perché non ha ancora raggiunto i 64 anni di età perché avrebbero iniziato a lavorare molto giovani. Inoltre contribuiti figurativi come, cassa integrazione, Naspi, malattia, disoccupazione indennizzata e mobilità non potranno essere utilizzabili in toto. Se ne potranno utilizzare solo due, oltre a maternità e servizio militare che potrebbero valere comunque per raggiungere quota 100. Su questa una versione modulabile è già al lavoro il governo in vista del ritorno alle attività post vacanze.

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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