Jonghi (FDI), Milano, 10 agosto: basta retorica antifascista

Jonghi1(ASI) "Piazzale Loreto rappresenta la tragicità delle guerra civile 1943-45 ed oltre, che ha diviso il popolo italiano. Passati così tanti anni sarebbe giusto riscrivere la verità di quei tragici fatti, onorando tutti i caduti, anche gli innocenti, tedeschi ed italiani, ammazzati dai terroristi comunisti gappisti.

 

Bene ha fatto il ministro Fontana (sostenuto da Matteo Salvini e Giorgia Meloni) a porre la questione della abolizione della legge liberticida Mancino che colpisce la libertà di pensiero, ricerca, opinione ed espressione.

Anche quest'anno, invece, vedremo le solite bandiere rosse, e sentiremo la solita penosa e ipocrita retorica antifascista di Sala e dei compagni vari, a partire dall'ANPI: parlate, parlate, tanto non vi ascolta più nessuno...

Ogni anno i comunisti ricordano i loro 15 compagni partigiani, detenuti nel carcere di San Vittore, fucilati il 10 agosto 1944 in Piazzale Loreto. Troviamo assolutamente naturale e giusto che ognuno ricordi ed onori i propri caduti della guerra civile. Quello che critichiamo e che non possiamo assolutamente accettare è la supina adesione di tutte le istituzioni locali, di quasi tutte le forze politiche (anche di centro-destra) e di tutta la stampa che ignorano o, peggio, fingono di ignorare che quella tragica rappresaglia è stata causata da un vile attentato terroristico dei gappisti comunisti, nel quale morirono 5 soldati tedeschi ma anche 13 innocenti civili italiani che nessuno mai ricorda. I partigiani comunisti misero una bomba sul camion tedesco che distribuiva viveri ai civili italiani e, ovviamente, come loro "eroica consuetudine" (analogamente a Via Rasella), nessuno di questi vili assassini si presentò poi, alle autorità costituite, per evitare la rappresaglia". Lo dichiara in una nota Roberto Jonghi Lavarini - Fare Fronte - Fratelli D'Italia.

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