Lavoro: Gribaudo (Pd), "Dati ci danno ragione su tempo determinato"

lavoro1(ASI) "Anche con i dati del terzo trimestre 2017 si conferma quanto diciamo da settimane: i contratti a tempo determinato sono il 70% delle nuove attivazioni, a discapito di forme meno precarie e più stabili come l’indeterminato a tutele crescenti. Le dimensioni del fenomeno indicano che non si tratta di mancanza di prospettiva da parte delle imprese, semmai di regole troppo larghe che devono essere riviste, a partire dalla durata massima di 36 mesi da portare a 24."

Così la responsabile Lavoro del Pd, Chiara Gribaudo, a proposito dei dati del Ministero del Lavoro diffusi oggi, che prosegue: "E’ sul tavolo anche il tema del numero di rinnovi contrattuali possibili, oggi 5, che potrebbe essere ridotto poiché lascia una discrezionalità davvero troppo ampia e non rappresenta l’anticamera dell’indeterminato, ma un labirinto dal quale non si riesce a uscire".

Arrivata in queste ore anche la proposta della UIL di aumentare il costo del tempo determinato, sul quale la deputata dem afferma: "Rispetto alle proposte del mondo sindacale, che vorrebbe un aumento dell’aliquota su quei contratti, crediamo debba essere contestuale all'abbassamento strutturale del costo del lavoro stabile, e lo affronteremo nella prossima legislatura. Ci sarà invece bisogno di un aggiustamento per i contratti attivati fino ad oggi, con una disciplina transitoria che non crei vuoti normativi". Conclude.

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