Concessioni Autostrade: M5S: "Tre miliardi di euro a Benetton per realizzare opera, la Gronda di Genova, e gestire il 40% delle autostrade italiane fino al 2042. Ai cittadini, l’aumento dei pedaggi"

(ASI) Roma  – “Il Governo ribadisce la scelta di prorogare fino al 2042 le concessioni ad Autostrade per l’Italia (Aspi) della famiglia Benetton giustificandola con la costruzione di un’unica opera, la Gronda di Genova, che devasterà il territorio e non migliorerà la viabilità”.                                                               Così i deputati del MoVimento 5 Stelle della Commissione Trasporti commentano la risposta del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti al question time in Commissione Ambiente. “In base alla risposta del Sottosegretario Del Basso De Caro, per realizzare una sola opera da 4,5 miliardi, la Gronda di Genova, ad alto impatto ambientale, che non andrà nemmeno a servire il porto e quindi non servirà a decongestionare la trafficatissima superstrada esistente, il Governo ne regala ai Benetton 23 (17 per il valore della proroga e 6 di buonuscita, se lo Stato vorrà ritirare le concessioni a scadenza), il che significa consegnare a tempo indeterminato la gestione del 40% della rete autostradale italiana, 3mila chilometri complessivi, ad un unico gruppo imprenditoriale” – dichiara Arianna Spessotto, capogruppo 5stelle in Commissione Trasporti e promotrice del question time - Un modus operandi truffaldino architettato solo per far arricchire i signori delle Autostrade sulle spalle dei cittadini. La previsione di una buonuscita miliardaria non è giustificabile né dal punto di vista dei conti pubblici né dalle più elementari regole sulla concorrenza. Questa operazione, oltre a prolungare la speculazione su un bene comune, avrà come conseguenza un ulteriore aumento dei pedaggi autostradali del 2,5% fino al 2038, già lievitati progressivamente negli ultimi anni, a danno dei cittadini, a fronte di investimenti quasi nulli nel miglioramento delle infrastrutture. Non si può continuare a garantire ai signori delle Autostrade rendimenti sicuri sui beni dello Stato senza che per loro vi sia alcun rischio industriale”.“Come previsto dal nostro programma di governo, queste proroghe e regalie ingiustificate vanno fermate, riportando in capo allo Stato le concessioni autostradali in scadenza, per poi decidere, in base ad analisi costi-benefici, cosa rimettere a gara, garantendo la piena ed effettiva trasparenza sui contratti in corso, così come già indicato dall’Antitrust e dall’Anac", conclude la nota dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle Camera dei Deputati.

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