Anonymous. Consap “Ministero dell’Interno chiarisca con urgenza entità e delicatezza dei dati carpiti"
"I poliziotti non possono aspettare che il loro nome, luogo e data di nascita, sede di servizio, comune di residenza, prestiti finanziari, banca dove hanno il conto e il cellulare di copertura compaiano su un blog”.

Risultati immagini per consap agenzia stampa italia(ASI) “Alla luce di quanto sta emergendo chiediamo ai vertici del Ministero dell’Interno di chiarire l’entità complessiva del furto di dati personali e sensibili in danno del personale”.  La Consap, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato, si dice allarmata dalle notizie di stampa e dalle prime pubblicazione di documenti riservati sul blog, carpiti con la violazione di siti istituzionali da parte degli hacker di Anonymous, con la probabile rischio di divulgazione di dati personali e sensibili di colleghe e colleghi della Polizia di Stato e di altre forze dell’ordine.
“Il furto di dati dai siti istituzionali, accertato dalla Polizia Postale quattro giorni fa, sta assumendo connotati ben più gravi di quanto emerso nelle prime ore e le rassicurazioni dei vertici ministeriali sono ad oggi solo parole a fronte di fatti concreti come la “messa in rete” di nomi e generalità di alcuni colleghi che svolgono delicate funzioni di sicurezza. In considerazione del chiaro pericolo che corrono gli operatori che rischiano di essere identificati con nome, cognome, codice fiscale, grado e sede di servizio, raccogliendo informazioni anche su eventuali prestiti con cessioni stipendiali. Notizie di assoluta riservatezza che vanno custodite con estrema attenzione dagli organi competenti è opportuno chi di dovere chiarisca immediatamente a che tipo di intrusione ci troviamo di fronte e se esistono precise responsabilità nei titolari del trattamento o di chi aveva la custodia dei dati personali e sensibili”.
A questo punto i colleghi non possono attendere notizie di stampa per sapere se la loro identità è stata violata oppure leggere il loro e cognome sugli smartphone di tutta Italia – prosegue Stefano Spagnoli Segretario Generale Nazionale Vicario della Consap – l’Amministrazione deve immediatamente chiarire l’entità del danno personale prodotto al personale, per l’inadeguatezza e l’obsolescenza dei sistema di sicurezza informatici adottati e chiarire quali misure di tutela si vogliono adottare per far fronte alla condivisibile preoccupazione di colleghe e colleghi e delle loro famiglie.
“Emerge sempre più chiaramente che questa azione di hackeraggio, non solo mette a rischio l’identità del personale ma si spinge fino a rivelare persone e fatti coinvolti in delicatissime attività di sicurezza: “un chiarimento, urgente ed esaustivo, si rende assolutamente necessario per garantire la sicurezza delle condizioni di servizio visto che gli hacker stanno mettendo in rete alcuni numeri di cellulari di servizio che consentono la tracciabilità di chiunque ne sia in possesso e quindi un vero e proprio svelamento di tutte le azioni di polizia anche di particolare pericolosità e segretezza”. Lo dichiara in una nota del sindacato CONSAP.

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