La legge della democrazia anglosassone decreta la morte della piccola Indi Gregory
(ASI) Londra - La piccola Indi Gregory, affetta da una grave sindrome mitocondriale, è spirata all'1.45 di lunedì 13 novembre 2023, dopo che il tribunale inglese aveva disposto venerdì 10 novembre l'interruzione dei trattamenti vitali, l'estubazione, e il trasferimento della bimba di soli 8 mesi in un hospice, dove se n'è andata dopo aver lottato assistita dalle amorevoli premure dei genitori Dean e Clara. 
Non è servita pressoché a nulla la lunga attività legale portata avanti dai famigliari della piccola Inda e la decisione del Governo Meloni di concedergli la cittadinanza italiana per permettere alla bambina di essere trasferita al Bambin Gesù di Roma e continuare a curarsi, non per guarire del tutto ma almeno per avere una speranza di vita.
A tal proposito, ha commentato il padre della bambina Dean Gregory: "La mia vita è finita all'1.45.... Io e mia moglie Clare siamo arrabbiati e pieni di vergogna verso una modernità che per pietà (???) sopprime i più deboli e i più indifesi. Indi, continueremo a batterci nel tuo nome per contrastare questa irrazionale deriva eutanasica".
Le autorità inglesi sono state inamovibili e non hanno concesso il trasferimento in Italia, decretando di fatto la morte della piccola e innocente Indi nel nome della democrazia anglosassone, nel cui nome sono stati compiuti i peggiori crimini impuniti dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi. 
 
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia 

Continua a leggere