Brexit: la Merkel prepara le sanzioni? L'Italia non lasci sola la Gran Bretagna nella lotta di liberazione dall'Europa germanocentrica

mame(ASI) La reazione della Germania al voto della Camera dei Comuni britannica in merito all'accordo UE-GB sulla Brexit è arrivata poche ore dopo il no del Parlamento d'oltremanica.

E lo ha fatto per bocca della cancelliera Angela Merkel, che ancora una volta parla - chissà con quale diritto - a nome dell'Europa. A ben vedere, lettura e interpretazione non mancano di ambiguità. Da una parte, la Germania  sembra tendere la mano al Regno Unito, concedendo una dilazione temporale: "C'è ancora tempo  per la trattativa,  ma spetta alla premier britannica avanzare una proposta". Subito dopo cambia il tenore, e si passa a quelle che possono anche apparire velate minacce: "Ci impegniamo a trovare una soluzione ordinata, ma siamo anche pronti all'eventualità che una soluzione ordinata non sia possibile". Così la Merkel ha intenzione di convocare una riunione del Parlamento tedesco (Bunderstag). Ma per decidere che cosa? Sanzioni? Blocco navale dell'isola? Embargo? O che altro si prepara contro il Regno Unito? Tutte domande a cui gli osservatori politici chiederebbero risposte: possibilmente rassicuranti per le nazioni d'Europa. Naturalmente ad essere più preoccupata è la popolazione britannica, anche se è vero che il Governo di Theresa May da tempo ha preso misure in previsione di un eventuale No Deal, cioè di un fallimento degli accordi con l'UE, mobilitando anche reparti specializzati dell'esercito. Infatti, come ha dichiarato ìl capo negoziatore UE, Barnier: "A due settimane" dalla scadenza del 29/03/2019, "il pericolo del No Deal non è mai stato così alto". Alla Merkel fa seguito Antonio Tajani che a Radio Anch'io ha sottolineato che nulla può essere più concesso alla Gran Bretagna e che un eventuale viaggio della May a Bruxelles per nuove negoziati sarebbe inutile. In Italia non si è fatto ancora sentire il Governo M5S-Lega, ma sarebbe quanto mai opportuna una presa di posizione, magari con un atto di solidarietà verso la Gran Bretagna impegnata in questo duro braccio di ferro con lo strapotere economico-finanziario della Germania. E' difficile pensare che il Regno Unito perda questo conflitto, quando storicamente li ha sempre vinti. Mentre la Germania, tecnicamente vince le battaglie, ma non le guerre.

 

 

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