Venezuela: Maduro vince le elezioni ma l'astensione lo ridimensiona

madurorieletto copy(ASI) Il 68% dei votanti ha rinnovato la fiducia al presidente venezuelano Nicolas Maduro, un dato importante ridimesionato però dalla forte astensionismo, si è infatti recato alle urne appena il 46% degli aventi diritti. In pratica Maduro ha ottenuto il consenso di appena un avente diritto su 3. 

L'esito del voto non è mai stato in discussione, a fronte dei circa 6 milioni di voti ottenuti dal presidente uscente, il secondo arrivato, l'ex governatore di Lara Henri Falcon, si è fermato sotto 1,9 milioni di voti; terzo il predicatore evangelico Javier Bertucci con circa 900mila voti.

Appreso l'esito del voto il presidente Maduro ha invitato il paese a una nuova fase di dialogo. "A Henri Flacon, a Javier Bertucci, a tutti i leader dell'opposizione dico di riunirsi, incontrarsi e parlare del Venezuela. Li invito qui e prendo la responsabilità di questo appello".

Falcon ha però già fatto sapere "di non riconoscere il processo elettorale" definendolo "illegittimo. Lo dico con responsabilità e non per questo uscirò domani dal paese", ha detto il candidato sconfitto, uno dei pochi nomi di peso della scena politica venezuelana ad aver deciso di partecipare al voto, accennando alla strada dell'esilio intrapresa da altri oppositori. Falcon ha chiesto di riaprire un processo elettorale per "costruire una alternativa reale in grado di dare risposte ai venezuelani che oggi patiscono fame e malattie".

Dopo mesi molto travagliati, seganti da crisi economica e politica, sarebbe auspicabile che per il Venezuela si aprisse una nuova fase ma purtroppo agenti esterni potrebbero impedirlo.

Diversi paesi delle regione Indiolatina già prima del voto avevano annunciato che non avrebbero riconosciuto l'esito del voto a causa dell'atteggiamento del governo venezuelano. L'auspicio però è che ora i nemici del venezuelano riconoscano comunque la vittoria di Maduro ed il capo dello Stato allo stesso tempo tenda una mano all'opposizione che ha disertato il voto ma che comunque continua ad avere la maggioranza in parlamento.

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

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