Giappone: stravince Shinzo Abe, si concretizza l’obiettivo della modifica alla Costituzione

Shinzo Abe(ASI) Tokyo –Il Partito Liberal Democratico del primo ministro Shinzo Abe, ha vinto le elezioni anticipate giapponesi per rinnovare la Camera dei Rappresentanti. I dati non sono ancora definitivi a causa del tifone Lan, che ha impedito il conteggio finale in 12 distretti elettorali, ma in via ufficiosa, secondo le ultime rilevazioni del canale pubblico Nhk e dell'agenzia Kyodo, Shinzo Abe ha vinto con una larga maggioranza.


La coalizione guidata dal partito Liberal democratico (Ldp) del premier Abe, insieme alla forza di centrodestra New Komeito, si conferma la prima forza politica, con più dei 312 seggi su 456 acquisendo dunque una maggioranza di oltre due terzi.
Si tratta di una larga maggioranza, seppur inferiore a quella precedente (325 seggi).La vittoria, ovviamente riconferma il premier attuale come capo dell'esecutivo.
Secondo i media nazionali, le elezioni giapponesi non hanno sancito la vittoria di Abe, ma una sconfitta delle forze di opposizione, che non hanno saputo proporre un’alternativa valida a causa delle ricorrenti divisioni interne. L’affluenza alle urne è stata intorno al 54 per cento, la seconda più bassa della storia del Giappone dalla seconda guerra mondiale.
La vittoria alle elezioni, permetterà a Shinzo Abe di proporre le modifiche alla Costituzione.
Infatti, il principale obiettivo della campagna elettorale di Abe è rendere le “forze di autodifesa” un vero e proprio corpo militare nazionale.
L’articolo 9 della Costituzione, proibisce al Giappone di avere un esercito come richiesto invece dagli Stati Uniti. Abe, aveva già tentato di cambiare lo statuto delle “forze di autodifesa” nel 2015, ma era stato contestato.
L’attuale situazione geopolitica internazionale, con la Corea del Nord che ha aumentato la frequenza dei suoi test missilistici, anche ai danni del Giappone, ha rafforzato la tesi di Abe.
Per modificare la Costituzione, è necessaria la maggioranza dei due terzi anche nella camera alta del Parlamento, dove Abe non ha la maggioranza richiesta, per cui il suo Governo dovrà convincere le altre forze politiche a votare a favore della modifica della Costituzione.
Ad ogni modo, nel mese di settembre i Liberal Democratici terranno un congresso per scegliere il nuovo leader, che molto probabilmente sarà ancora Abe, in virtù della recente vittoria e del consenso ricevuto nonostante alcuni malumori per la proposta di modifica alla Costituzione.
Se ci sarà la conferma, Abe diventerà il primo ministro giapponese ad aver governato più a lungo, avendo già avuto tre mandati nella sua vita da premier.

Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia

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