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Perché resister non si può al ritmo del Jazz
Mostra fotografica di Marco Nicolini
(ASI) PERUGIA – Sarà vero che i fotografi rubano l’anima dei soggetti che ritraggono? Forse no, o forse sì. Dipende dal fotografo e da quanto è pura l’anima che immortalano. Chi volesse togliersi questo dubbio può recarsi a Perugia, in Corso Vannucci, presso la Sala Lippi nella sede centrale di Unicredit Banca dove, fino al 15 luglio 2012, sarà possibile ammirare la mostra “Jazz portraits in black&white” ad opera del fotografo Marco Nicolini.
“Dieci anni di passione per il jazz e per la fotografia sono appesi in questa sala – racconta Nicolini -, da un’idea semplice nata fra amici e la curiosità di studiare gli artistici ospiti a Perugia per Umbria Jazz, ci ha portato a raccogliere ogni anno i nostri scatti in una mostra che è ormai un appuntamento fisso”.
Questi ritratti in bianco e nero sono la prima mostra personale di Nicolini sul tema e gli scatti esposti saranno oggetto di un workshop “Fotografare il jazz”, organizzato dallo stesso fotografo, che si terrà sempre a Perugia dal 6 all’8 luglio.
I jazzisti ritratti sono catturati in momenti di libertà nel backstage, durante le prove degli spettacoli quando cioè, non si sente ancora la pressione del pubblico e l’adrenalina e convogliata unicamente verso lo strumento. “Fotografare un musicista jazz è particolare – dice Nicolini-, perché è presente fisicamente sulla scena, ma mentalmente è altrove, i suoi occhi accompagnano le note che volano via leggere con l’improvvisazione e la fantasia”. Grandi nomi sono appesi nelle teche della Sala Lippi, e ogni fotografia racconta l’uomo oltre l’artista: “Il ritratto di cui vado più fiero? Il controluce di Keith Jarrett al pianoforte” – confessa il fotografo-. “Lui è un uomo molto riservato e trovarlo a torso nudo, impegnato nelle prove è stato un momento di vero entusiasmo, fotograficamente parlando. È una delle foto più preziose che ho nella mia collezione”.
La carriera fotografica di Marco Nicolini è ricca di interessanti lavori, spesso realizzati in gruppo con gli altri del Circolo Fotografico di Unicredit, di cui è anche Presidente, e in collaborazione con la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche in cui è attivo. I prossimi impegni, oltre il workshop imminente, sono una mostra dedicata al pianoforte a Pratovecchio in provincia di Arezzo, insieme a Filippo Sproviero, e in autunno, la presentazione di un progetto realizzato a Perugia presso i musei, le gallerie e i centri espositivi della città, che avrà esito in una mostra presso la Sala della Misericordia in via Oberdan e con la pubblicazione di un libro fotografico.
La fotografia è un’arte e come tale può essere esercitata secondo varie tecniche e modalità espressive: gli membri scatti di Marco Nicolini sono tutti in bianco e nero, “E’ un mio stile, un mio linguaggio. Celo i colori perché ritengo possano confondere”, e sono realizzati con fotocamere analogiche e stampate per la maggior parte in camera oscura.
All’incontro con l’autore della mostra era presente anche Paolo Biscottini, responsabile del Distretto di Perugia Centro di Unicredit, il quale ha ricordato il valore del rapporto che si è instaurato fra l’istituto bancario e la fondazione Umbria Jazz: “La nostra collaborazione con questa manifestazione è ormai un consolidato e questo da la cifra di una banca, a vocazione internazionale, ma che sa mantenere stretti contatti con il territori in cui si insedia. Saremo sempre presenti quando ci sarà un’idea o un evento, come Umbria Jazz, che valorizza e arricchisce il panorama della nostra regione”.
La mostra “Jazz Portrait” sarà visitabile fino al 15 luglio prossimo nei seguenti orari: dal lunedì dal venerdì dalle 10.30-13.00 / 15.00-19.00. Sabato 10.00-13.00. Dal 6 luglio in orario continuato dalle 10.00 alle 19.00.

Chiara Scardazza –Agenzia Stampa Italia


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