Melita: l'isola del miele e delle api crocevia nel Mediterraneo.

(ASI) Circondata da un mare blu cobalto in cui si specchia il cielo, a pochi chilometri dalle coste siciliane, approdo sull' isola di Malta.

 

L'isola è una tavolozza di colori che ammaliano e rapiscono gli sguardi e le menti dei visitatori.

I Greci la chiamarono Melita nel 822 a.C. per la grande quantità di api che vi trovarono - "melitte" significa "ape" in greco - ma altri sostengono che il suo nome provenga dall' antica lingua Fenicia "Malit" che significa "monte" o dall'ebraico" Malet" che significa "rifugio " e che, vista la posizione geografica, sembrerebbe più che appropriato.

Malta è stata sempre un crocevia di popoli che vi trovarono approdo, un succoso pot -pourri di lingue che hanno contribuito con i loro idiomi a creare la lingua maltese attuale derivata dal siculo-arabo con importanti influenze siciliane ed italiane e più recentemente inglesi.

Avere la possibilità di visitarla anche per pochi giorni significa immergersi in una storia millenaria scritta da popoli diversi che la abitarono nel corso del tempo: Fenici, Romani,Arabi,Normanni,Spagnoli,Inglesi , senza dimenticare i famosi Cavalieri Hospitalieri dell'ordine di San Giovanni meglio conosciuti come i Cavalieri di Malta.

Per gli appassionati di storia e archeologia da non mancare la visita ai templi megalitici di Gigantia

( Gozo) e agli altri sei templi distribuiti a Malta, dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'umanità.

La loro costruzione risale ad un'epoca che va dal 3.600 al 3000 a.C. e gli archeologi sono giunti alla conclusione che queste strutture avessero una funzione pubblica; infatti quasi sicuramente la comunità vi svolgeva numerosi rituali con sacrifici animali in quanto vi sono stati ritrovati vari altari, resti di animali ed un coltello in selce.

Se amate camminare in silenzio attraverso stradine tortuose che si intersecano a mo' di labirinto è immancabile la visita alla città medievale di Mdina, antica capitale dell'isola.

Il tempo sembra essersi fermato in questa misteriosa "città silenziosa",i vialetti medievali conducono agli imponenti bastioni che offrono una splendida panoramica dell'isola. Stili architettonici diversi si susseguono: stupendi palazzi in stile siculo-normanno ed edifici in stile barocco si alternano lungo il cammino.

Lasciando Mdina dal "Greeks gate" si può proseguire verso le alte scogliere di Dingli che regalano un panorama mozzafiato sul mar Mediterraneo testimone silenzioso della storia degli uomini.

Donatella Arezzini per Agenzia stampa Italia.

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