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Festival Internazionale del Film di Roma , La Disney prova a “spaccare” con Ralph Spaccatutto.
(ASI) In anteprima in Italia, che uscirà solo il 20 dicembre, arriva a Roma l’ultimo lavoro della Disney Ralph Spaccatutto. Ricordando un po’ Toy story e riprendendo il tema dei videogiochi di Tron Legacy, questa volta i protagonisti sono appunto i protagonisti dei games, che, una volta chiusa a fine giornata la sala giochi, si ritrovano a vivere nel loro mondo virtuale e spesso andando anche in altri spazi virtuali. Ritroviamo i conosciutissimi Pac-man, Sony, Ken e Ryu di Street fighter e tanti altri personaggi conosciutissimi.

 

Ma l’avvio è decisamente folgorante una seduta terapeutica tra i cattivi, che si sentono isolati e si confortano a vicenda, tra questi la tartaruga cattiva di Mario Bros, Mister Bison, il fantasmino di Pac-man e il protagonista del film: Ralph Spaccatutto, . Ralph si sente solo e invidia il suo rivale il buon Freddie Aggiustatutto, che vince sempre la sua medaglia da trent’anni consecutivi. Ralph desidera così tanto la sua medaglia che se la va a prendere in Hero duty (un richiamo al famosissimo e violento Call of duty), dove conoscerà la dura, ma bellissima e autoritaria sergente Calhoun, ossessionata da i terribili “scarafoidi”. Ralph è un pasticcione e attraverso episodi fortuiti si ritroverà in Sugar rush, un videogioco ambientato in un mondo di dolci, dove corrono degli atuomoblisti con go cart (una sorta di Mario cart). Tra questi c’è Vanellope, che è un personaggio, mal configurato, che vorrebbe correre, ma che non può, perché se così facesse, il gioco sembrerebbe mal funzionate, quindi il loro mondo finirebbe, i protagonisti devono fuggire e gli errori muoino. Ma Ralph e Vanellope sono ambiziosi, combina guai e spericolati e si ritroveranno in una sempre più pericolosa avventura, che fonderà più games con il rischio di far sparire tutti i protagonisti.

 

Effetti incredibili, alimentati dal 3D, rendono gradevole e originale, che dà anche una bella lezione di morale: bisogna sapersi accettare per essere felici sia se si è un errore, un cattivo o un buono, ma ciò non toglie che le diversità possono trovare delle unioni come quelle tra l’aggiusta tutto e lo spacca tutto, tra l’avvenente, alta, tormentata bionda sergente e il piccolo, serafico Freddie. Forse il film nella parte centrale non è dirompente come all’inizio e mantiene una linea narrativa troppo costante, ma nel finale tutto è ben congegnato, spettacolare con colpi di scena,  regalandoci, dunque, un bel film. Buoni sentimenti, amore, avventura sposano dunque la tecnologia e il 3D.

 

Voto: 8.

Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia

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