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Un‘azienda metalmeccanica umbra premiata ad “Agrilevante 2013“  per l’innovazione tecnica: brevettata una nuova cimapotatrice.
(ASI) La Chrysi travolge imprese e lavoratori,  ma c’è anche chi sa rispondere con ingegno e intraprendenza. E‘ il caso di un’azienda di Città di Castello, entrata nel ristretto novero delle sette imprese premiate nella sezione “Innovazioni tecniche“ ad “Agrilevante 2013”, l‘Esposizione Internazionale di Macchine, Impianti e Tecnologie per la Filiera Agricola, tenutasi a Bari.

La ditta è la B&G e l’imporatnte riconoscimento è avvenuto per la cimapotatrice BGP 4000, una macchina per la potatura e cimatura di frutteti, agrumeti, uliveti, noccioleti e similari. Il cuore della macchina è un sistema di taglio con barra bilama, unica sul mercato. La macchina è stata brevettata a livello internazionale e, a differenza delle tradizionali barre a disco, riduce al minimo l'impatto sulle piante. In pratica, la potatrice simula il taglio manuale, con una riduzione del 60/70% dei costi di potatura e una assoluta salvaguardia della sicurezza dell'operatore.

Uno dei titolari racconta che, dopo oltre trent’anni di attività nel campo della meccanica di precisione, la B&G si è trovata ad affrontare una crisi profonda che l'ha spinta a diversificare produzione e investimenti per mantenere l'organico senza ricorrere a drastiche misure come il licenziamento.

“Le Cimapotatrici BGP, dice Emilio Braganti, uno dei soci, nascono dalla capacità creativa dello staff aziendale, animato dalla ferrea volontà di reinventarsi, rinnovarsi per conquistare nuovi mercati con un prodotto interamente ideato, progettato e costruito in azienda.  Siamo in questo senso una impresa giovanissima ma confortata dai risultati ottenuti in questo settore. Il mercato ci ha accolto con entusiasmo.Siamo riusciti ad affermarci nel Sud Italia con più di trenta modelli venduti in poco più di due anni, contando sull'unica pubblicità che potevamo permetterci: il passa-parola sulla affidabilità, qualità ed innovazione del prodotto“.

L’azienda, nel suo percorso verso l’innovazione, si è avvalsa della consulenza di agronomi ed esperti del settore. Le Cimatrici sono state oggetto di una serie di studi comparati condotti dal Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari e Forestali e dal Dipartimento di Agrochimica e Agrobiologia dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria.  Gli studi hanno avuto un‘attenzione particolare per la salute delle piante e la loro rivegetazione e fruttificazione dopo l‘intervento di taglio.

Ma l’azienda non si è fermata a questo pur importante risultato e ha già ampliato il settore di applicazione delle proprie macchine operatrici. Dalla esperienza acquisita nel campo della potatura dei fruttiferiè nata una nuova macchina operatrice, la BGP 6500A, studiata per la pulizia di carreggiate, strade, sentieri e parchi in cui la vegetazione ostruisce il passaggio di qualsiasi mezzo, marciante e non. Il principio è lo stesso: della BGP 4000:  il taglio netto della bilama tutela la pianta, che non subisce  le classiche sfrangiature causate dai bracci decespugliatori tradizionali. I test effettuati hanno dimostrato che la nuova macchina permette di operare salvaguardando la salute dell'operatore e, in caso di  interventi su carreggiate, permette di gestire tutte le operazioni in totale sicurezza per la circolazione stradale.

 

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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