(ASI) Perugia. Il Perugia è quarto e disputerà la semifinale dei play off contro la vincente del preliminare Benevento-Spezia. Un risultato aldilà delle aspettative, con un uomo su tutti che ne può rivendicare il merito, mister Cristian Bucchi.

La partita con la Salernitana ha condensato in novanta minuti pregi e limiti della squadra biancorossa: spigliata a sprazzi, impacciata a tratti, spaventata per tutta la partita dalle responsabilità che aveva stasera, in affanno di fronte alle folate dei salernitani, saliti al Curi con la testa libera di chi non ha più obiettivi da raggiungere. Lo svantaggio alla mezz’ora per una papera di Brignoli (questa si che è una notizia!) è durato per fortuna solo un minuto, grazie al missile terra aria sparato dall’intraprendente Ricci. Il 2-1 di Di Carmine nel recupero del primo tempo, e il 3-1 di Terrani a inizio ripresa sembravano aver blindato play off e quarto posto, visto che in concomitanza il Cittadella perdeva 0-4 a Chiavari. Ma col Perugia di quest’anno non si può mai stare tranquilli, nel bene e nel male. E cosi, il 3-2, arrivato quatto minuti dopo per un altro gol dalla distanza di Ronaldo, ha subito riaperto i giochi. Da lì alla fine, la tensione e una condizione psicofisica non certo ottimale, hanno costretto le coronarie dei tifosi ad un super lavoro. La Salernitana ci ha provato con due cross di Donnarumma che hanno attraversato pericolosamente l’area di porta e un colpo di testa ravvicinato di Odjer che ha permesso a Brignoli di riscattarsi alla grande. Il Perugia era sulle gambe e soffriva maledettamente i lanci lunghi per le punte campane, con Monaco e Mancini in evidente difficoltà. Ma il gruppo ha sofferto, lottato e retto fino all’ultimo, conquistando tre punti dal peso specifico elevatissimo. Ora, per gli spareggi, sarà importante anzitutto recuperare al massimo gli infortunati e una condizione fisica decente che, insieme alle motivazioni (accuratamente da non far degenerare in tensioni negative) sarà molto più importante degli aspetti tecnici e tattici. Il Perugia non parte forse col favore dei pronostici, ma ora inizia un nuovo campionato e tanto varrà giocarselo fino in fondo, senza paure.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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