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(ASI) Durante Livorno-Verona gli ultrà scaligeri hanno fatto partire un coro di pessimo gusto contro Piermario Morosini, il calciatore del Livorno morto in aprile. La società veneta si dissocia ma tutta l'Italia del calcio si indigna.

 

Che le tifoserie di Livorno e Verona non si amassero si sapeva. Che però gli ultrà scaligeri per sfottere i tifosi toscani arrivassero ad infangare la memoria dello sfortunato Piermario Morosini non se lo aspettava nessuno. Invece al Picchi si è assistito ad una scena veramente inqualificabile.

Verso il 30' del primo tempo dal settore degli ospiti per alcuni secondi è partito un coro offensivo verso il calciatore del Livorno morto alcuni mesi fa in campo a Pescara, non percepito dalla stragrande maggioranza dei presenti allo stadio ma non sfuggito alla Digos che avrebbe avviato le opportune indagini per accertare le responsabilità. "Non ho sentito i cori, ma se così fosse allora dico che è una vergogna. Certe cose sono la rovina del calcio" le parole del presidente dei labronici Spinelli al termine del match

LA SOCIETA’ SI DISSOCIA – “L'Hellas Verona F.C. Spa, in seguito a un coro offensivo nei confronti di Piermario Morosini, intende porgere le proprie scuse più sentite e si dissocia da taluni comportamenti e atteggiamenti che ledono la memoria e l'onore del calciatore del Livorno scomparso”. Questa la presa di posizione della società scaligera in una nota ufficiale, apparsa anche sul sito internet. “Nonostante l'orgoglio per la propria tifoseria, da sempre sostenitrice impeccabile dei nostri colori - conclude la società calcistica -,l'Hellas Verona F.C. Spa intende debellare con forza cori di questa natura, perchè la tragedia di Piermario Morosini è un dolore che non può essere infangato”.

QUESTURA "NESSUN INCIDENTE" - L'incontro di calcio Livorno-Verona, considerato ad elevato rischio, è terminato senza nessun incidente. E' quanto si legge in una nota della Questura. "L'ordine pubblico - prosegue la nota - si è svolto regolarmente grazie all'impiego consistente di forze distribuite in modo capillare ed intelligente ed al sacrificio straordinario degli uomini e delle donne delle forze di Polizia. I rinforzi assegnati dal Dipartimento della pubblica sicurezza hanno consentito lo svolgimento regolare della gara. Circa 1000 i veronesi giunti in citta' con auto, pulmini e bus. Il Questore Marcello Cardona, al termine, ha personalmente ringraziato tutti gli attori dell'ordine pubblico e tutte le forze di polizia".

 

Amedeo Baratta – Agenzia Stampa Italia

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