(ASI)  Forbici e rasoi da Champions League per i nostri barbieri. Rasoiate per Pirlo e per la sua Juventus, parole agrodolci per il Psg, elogi per la Lazio. 

Il Psg passa a Istanbul ma quanta fatica

Il Paris Saint Germain supera per 2-0 il Basaksehir di Istanbul, squadra fondata solo trent’anni fa. Non e’ stata una passeggiata per i parigini, rimasti orfani di Neymar dopo soli venticinque minuti di gara. Infortunio dell’asso brasiliano a parte, il Psg ha sofferto per tutto il primo tempo, e per buona parte del secondo le geometrie scolastiche - ma sempre precise - dei turchi. Due lampi griffati Kean hanno condotto i tre punti lungo la Senna, e rimesso in linea i sogni di gloria - finora non giustificati da prestazioni soddisfacenti - del Psg.

Juventus, altra prova deludente 

Un Barça tra i peggiori degli ultimi anni conquista Torino senza neanche dover ricorrere a chissà quale straordinari. La Juventus si conferma CR7 dipendente e il solo Morata - bravo ma poco assistito - può fare poco o niente. Chiesa continua ad essere un oggetto misterioso. Arrivato da Firenze ed osannato manco fosse il David di Michelangelo, si sta rivelando - almeno per il momento - non all’altezza di sostenere il peso della maglia bianconera. Sulle orme di Bernardeschi, per intenderci. Ci sarà tempo, ma il calcio liquido di Pirlo sembra già evaporato. Un conto è parlarne in Tv, un altro è realizzarlo in panchina. La Vecchia Signora va in bianco e nero: bianco perché non ha raccolto nulla e nero perché c’è poco da stare tranquilli. Chissà cosa starà pensando Maurizio Sarri...

Neanche il Covid ferma la Lazio

Applausi a scena aperta per gli uomini di Simone Inzaghi. I biancocelesti hanno rischiato di presentarsi in Belgio con i Magnifici Sette, visto i pochi abili ed arruolabili. Yul Brynner a parte, la Lazio ha cavalcato l’entusiasmo del suo allenatore ed ha gettato il cuore oltre il Covid. Biancocelesti in testa al loro girone con pieno merito e possono guardare al futuro con maggiore serenità ed un pizzico di ottimismo. 

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