(ASI) Roma - "Condanniamo con indegno e preoccupazione l'attentato che si è verificato oggi al Cairo, uccidere i fedeli in preghiera, al di là della loro fede è un'onta per la religione e l'umanità": sono le parole di Foad Aodi, fondatore delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e della Confederazione Internazionale Laica Interreligiosa CILI-Italia che commentano l'attentato del Cairo che ha portato - ad oggi - a 250 morti e 150 feriti.

"Siamo profondamente preoccupati per la destabilizzazione dei Paesi arabi causata dal terrorismo - prosegue - destabilizzazione della quale tutti noi musulmani, cristiani, ebrei o laici siamo vittime. La nostra paura maggiore è che inevitabilmente quei populisti italiani o europei che speculano sul mondo arabo e islamico strumentalizzino il terrorismo per accrescere paura e terrore. Nonostante ciò non cessa il nostro lavoro per la costruzione di ponti di dialogo e di pace". Conclude.
Ufficio Stampa co-mai

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere